Guitars
Saturday, December 17, 2016
Sei livelli di analisi
Friday, September 2, 2016
M5S mon amour.
I comportamenti dei dirigenti del M5S sono sempre stati al vaglio del mio limitatissimo cervello.
La questione streaming.
Da quando sono al mondo, costoro non hanno fatto altro che dire "è tutto uno schifo, per fortuna ci siamo noi". E l'ondata di novità si è vista su delle ridicolaggini come "lo streaming", in cui, essendo in diretta, mica potevano ragionare con Bersani: dovevano fare la parte dei mazzolatori. E se adesso abbiamo Renzi al governo, quel Renzi che attaccano pure sul terremoto, lo dobbiamo a quel ridicolo streaming in cui hanno mandato a quel paese Bersani, che provava a farli ragionare. Ma il loro target non era ragionare. Era fare come il piccione che passa sulla scacchiera, butta giù tutti i pezzi, vi scacazza su ed impettito se ne va dicendo : "ho vinto io".
Ma che bravi!
Ma rimaneva solo un dubbio: che il loro fosse un "metodo" nuovo. Si trattava solo di vedere se il "metodo" era un metodo di lavoro o solo un metodo per spruzzare un po' di letame sugli avversari politici. Quando è toccato a loro, abbiamo avuto la riprova. I dirigenti si sono rivelati solo leoni da I-Phone, guerrieri dello streaming CON GLI ALTRI, ma, alla prova con le cose veramente difficili (VERAMENTE DIFFICILI!) si sono chiusi nelle segrete stanze del Campidoglio, Raggi contro Taverna, Taverna contro Lombardi, fissando nel mio, ripeto, limitatissimo cervello, l'idea che da tempo andavo elaborando: il M5S è tutto chiacchiere e distintivi.
Tuesday, June 21, 2016
CINQUE STALLO
Sunday, May 1, 2016
Buon primo maggio, festa di cosa?
Quann'era nicu iu....... quando ero piccolo io, non ricordo grandi manifestazioni per il primo maggio. Forse non avevo la sensibilità necessaria. Oggi il concertone di piazza San Giovanni è un evento di mostruosità assortite con gente di sinistra che fa baccano qua e là rivendicando con la forza di centinaia di decibel, in modo smodato e patetico, ciò che palesemente non c'è più: il lavoro. Per molti aspetti questi eventi chiassosi hanno la stessa struttura dei gay pride di un tempo. Persone che dovevano nascondere la loro realtà (gay allora, disoccupati oggi), che si sfogavano in un mega party orgiastico per le strade di San Francisco, Parigi, Milano, Roma. Ma con una grossa differenza. Mentre i gay pride si sono affievoliti perché la battaglia per il riconoscimento dei diritti omosessuali è praticamente arrivata in porto, col lavoro si assiste al fenomeno opposto. Il lavoro ha perso pressoché totalmente (salvo per alcuni impiegati comunali, provinciali, regionali e statali) il suo status di "diritto dell'uomo" acquisendo sempre più il titolo nobiliare di "privilegio" per pochi.
E non è che tutto ciò sia avvenuto in ere geologiche. E' bastata una generazione.
I miei genitori, diplomati ISEF, quando hanno deciso dove andare a vivere lo hanno fatto in base alla CONVENIENZA, in base a dove lavorava mio nonno, ufficiale di Marina. Ti diplomi, entri di ruolo immediatamente, SCEGLI il posto che più ti aggrada. Vai a stare dove più ti conviene. Fine anni '60.
Quando mi sono laureato io (metà anni '90), la "brillantissima" laurea in Fisica poteva servirmi a fare la carriera universitaria, e quindi ATTENDERE quei 7-8 anni per poter trovare un posto stabile all'interno dell'università. Ma io, che di natura sono pigro, ottenuto il Dottorato in fisica, preferii il posto all'ST, realtà catanese in grande espansione, sotto l'impulso di un CEO siciliano, Pasquale Pistorio, e di una situazione economica che, dopo le avvisaglie del '92 (ricordate i governi Ciampi ed Amato, quello del prelievo del 6 per mille dei conti correnti, di notte? Quello disegnato come un topolino sanguisuga da Forattini?) era riuscita a fingere una ripresa. Allora feci la scelta di starmene tranquillamente a Catania, mandato ogni tanto ad Agrate. Non sapevo che, con la mia scelta, io stavo intercettando l'ultimo treno utile per avere una vita lavorativa RELATIVAMENTE poco travagliata. Poi venne la Numonyx, poi il caso Micron, la perdita del posto di lavoro, in realtà poi riacquistato per il rotto della cuffia grazie alle trattative dei sindacati.
Fine anni '60 due giovani 25enni diplomati scelgono di andare a vivere e lavorare dove più conviene. Fine anni '90 un ragazzo di 28 anni con il dottorato in Fisica sceglie (inconsapevolmente) l'ultimo treno utile per un lavoro dignitoso, ma non più così sicuro.
Nel 2005 mio cognato si laurea a Catania in lettere moderne indirizzo artistico. Fa domanda di insegnamento nelle Province siciliane (sconsigliato dal sottoscritto, che ha il viziaccio di dare consigli non richiesti) ed a Torino. Non ha MAI insegnato in Sicilia. Si trasferì con la fidanzata di allora (sua moglie ora) a Torino, per necessità, e lì ha fatto tutta la sua carriera da precario, fino ad ottenere il ruolo l'anno scorso. Ormai vivono stabilmente a Torino.
Fine anni '60 due giovani 25enni diplomati scelgono di andare a vivere e lavorare dove più conviene. Fine anni '90 un ragazzo di 28 anni con il dottorato in Fisica sceglie (inconsapevolmente) l'ultimo treno utile per un lavoro dignitoso, ma non più così sicuro. Anni 2000 un laureato in lettere NON HA NULLA DA SCEGLIERE, deve andare fuori per trovare il posto. In sette anni di età di differenza un altro salto all'indietro.
Scegliere dove vuoi stare fine anni '60. Scegliere quello che c'è di buono nel tuo territorio, fine anni '90. Cercare il lavoro, metà anni 2000.
Oggi, un giovane laureato brillantemente in Fisica ha la libertà di cercarsi il lavoro altrove. Qui, nisba.
Il chiasso quindi di sindacati e partecipanti al frastuono del primo maggio, quindi, è il grido di dolore non, come si vuol far credere, di una grande festa del lavoro e del lavoratore. Perché non c'è nulla da festeggiare.
Thursday, March 3, 2016
Sempre sulle adozioni.
Probabilmente sarebbe più corretto invocare altre categorie, che non "Dio-non Dio".
Non è Dio contro non-Dio.
Azzardo un'ipotesi, che elaboro da tempo. Natura contro tecnica. Da sempre ľuomo ha cecato di piegare la natura alle sue esigenze. Lo ha fatto con ľagricoltura, lo ha fatto con ľallevamento, lo ha fatto con tantissime attività.
Ma proprio negli ultimi decenni il progresso tecnico ha consentito alľuomo di spingersi fino alla conoscenza della vita, alla formazione di se stesso. La replica o duplicazione del DNA è ormai conoscenza acquisita dalla tecnica, che può fare tutto. Può clonare, può far nascere un bambino in pancia ad un maschio, può far nascere figli da padri ignoti, madri biologiche ignote, diverse dalle madri incubatrici. Le potenzialità della tecnica sono pressoché sconfinate. Solo che, mentre con tutto il resto del mondo, ľuomo ha manovrato a suo piacimento, senza che nessuno si scandalizzasse particolarmente (ultimamente c'è la moda vegan che cerca di portare avanti la battaglia sui diritti degli animali, ma è roba di poco impatto), ultimamente ľuomo, PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA, piega alle sue esigenze SE STESSO.
Probabilmente è questo che fa storcere il naso a molti Italiani, e Dio non è essenziale, ai fini del discorso. Il dibattito è quindi tra chi dice "la tecnica c'è, nessuno fa male a nessuno, perché non estendere al massimo queste opportunità?" e chi invece si preoccupa delle conseguenze di questa scelta.
Ovviamente, le conseguenze non sono nelľimmediato, ma la preoccupazione più grande è se la tecnica viene usata per plasmare non più tutto il resto alľuomo, ma ľuomo a se stesso. E le obiezioni che io vedo sono essenzialmente di due tipi, al di là del PROGRAMMARE IN PARTENZA UN DISTACCO DALLA MADRE, che per me è aberrante, e spiego perché.
1. Tutta la storia delľuomo, senza nessuna eccezione, ha dimostrato che, laddove ľuomo comincia a conoscere la tecnica, inizia a percorrere le strade del PERFEZIONAMENTO DELLA TECNICA. Ed il perfezionamento della tecnica passa sempre attraverso gli stessi passi. Problema, studio, soluzione, ottimizzazione, STANDARDIZZAZIONE. Ed, infine, produzione di massa, e miglioramento incrementale della tecnica. Ľuomo combatteva contro ľaltro uomo, ha inventato le armi, ha perfezionato le armi, e dai pugnali in bronzo si è arrivati ai missili teleguidati dai droni. E non è finita qui. Gli animali possono fornire carne per il nutrimento. Non li caccio più. Li prendo, li allevo, faccio allevamenti intensivi, aumento la produttività ed abbasso i costi (e la qualità) di quello che mangio. Posso anche gonfiare gli animali, per produrre più carne. Se infine si riuscirà, non credo che ci siano limiti, si arriverà anche a COLTIVARE LA CARNE. Di fronte ad un processo del genere, se applicato alľuomo, cioè mettendo come OGGETTO DELLA TECNICA i neonati, non è improbabile che venga da pensare a delle conseguenze già note in partenza. INDUSTRIE di neonati che vendono i loro prodotti con uno smercio sempre più efficiente, con ampliamento della possibilità di scelta e selezione del prodotto. Lo voglio nero con gli occhi azzurri, biondo con gli occhi neri, maschio, femmina....ci potranno essere i bambini in pronta consegna, ed ovviamente la quantità di prodotto dipenderà dai gusti di chi lo richiede. Insomma, addentrarsi in questi discorsi, parte dalľutero in affitto e finisce NON SI SA NEANCHE DOVE. Se un neonato diventa oggetto di desiderio, e quindi di mercato, si spalanca la voragine del tutto lecito. È molto probabile che i sostenitori del "NO" non siano accomunati dal credere o no in Dio, ma dal dire "NON FACCIAMO NEANCHE PARTIRE QUESTA CATENA PRODUTTIVA, PERCHÉ SI ARRIVA A COSE ABOMINEVOLI". Eugenetica, selezione della razza, sviluppo di una razza rispetto ad un'altra. Roba che Mengele era un dilettante al confronto.
2. Questo dovrebbero dirmelo di più gli atei. Quello a cui stiamo assistendo, per un credente, è semplicemente il fatto che ľuomo sta facendo scorpacciate delľalbero della conoscenza, quello che nella Genesi Dio aveva proibito. Poi arrivò il serpente a dire "ma non vi preoccupate, sarete come Dio" e giù a mangiare. Caduta delľuomo. Detta così ad un ateo dice "ma che mi racconti ste fesserie?". Ma se uno poi ricorre alla mitologia greca, di Dedalo ed Icaro, di quello che gli dice "non volare troppo in alto che il sole ti potrebbe fare brutti scherzi". Icaro vola, ci prende gusto, pensa di poter fare quello che vuole, si avvicina al sole, il sole scioglie le ali, lui cade e muore. Detto così è molto meglio dello STESSISSIMO RACCONTO della Genesi. Ma è mitologia greca, è più figa. Non sarà che gli atei che sono contrari pensano sotto sotto una cosa del genere: "La mela, Icaro, sono raccontini. Ma se fossero veri, non sarebbe il disastro, e questa volta con ľuomo stesso, non con gli animali o gli OGM."? Non è che la cosa ci sfugge di mano?
E, ancora una volta, Dio non è essenziale per arrivare a queste conclusioni. Per chi ci crede, sta pure tutto scritto. Ma ci si arriva tranquillamente anche senza scomodare il Padreterno.
Sunday, February 7, 2016
Tu chiamale se vuoi... emozioni.
Wednesday, January 13, 2016
Saturday, January 2, 2016
2016 - AL BANDO LE RELIGIONI
Il 2015 è stato l'anno degli attentati di Parigi. Tutti di matrice islamica, tutti di matrice -apparentemente- religiosa.
Ogni attentato è stato un'occasione per dare fiato alle trombe di un certo ateismo abbastanza "genuino", che individua nella religione tout-court la causa di tutti i mali del mondo, di tutte le guerre, delle peggiori atrocità.
Il vessillo di questo ateismo, addirittura cantato davanti a Papa Francesco, è la famosissima "Imagine" di John Lennon.
In altre parole, io identifico la religione con l'intolleranza; a quel punto, se si è tolleranti o dialoganti non è più religione. Un po' ingenuotto come trucchetto retorico...
A tutte queste certezze che periodicamente mi tocca leggere o sentire, rinfocolate dagli attentati di matrice islamica, voglio contrapporre una serie di incertezze come dubbi sistematici, concetti che sembrano sfuggire a certi dispensatori di verità:
1)La religione è per definizione intollerante. Se i paesi cristiani sono tolleranti lo sono perché hanno annacquato la religione, che ha preso dall'illuminismo, che ha fatto perdere il carattere identitario del cristianesimo. Ma il carattere identitario del cristianesimo è l'intolleranza o Cristo figlio di Dio? Chi l'ha detto che il cristianesimo non sia proprio una religione che si evolve con il mondo, DA SEMPRE, adattando le evoluzioni del mondo all'unica cosa immutabile, che è Cristo Figlio di Dio, nel solco della Tradizione della Chiesa? E che sempre sia stata così? A tal proposito, suggerisco la lettura di "Fede, Verità, Tolleranza" di Joseph Ratzinger, uno che la religione la conosce più a fondo di certi pensatori. Per intenderci, questo Alexander Grau mi fa lo stesso effetto che mi fa Allevi quando parla di Beethoven "senza ritmo".
2)"Se non ci fosse stata la Chiesa..." Se non ci fosse stata la Chiesa non ci sarebbe stato Bach, Caravaggio, Borromini, San Francesco. La filosofia, l'arte, la storia sarebbe stata totalmente diversa. Come facciamo a dire che sarebbe stata meglio, o peggio? Ci sarebbe LA PACE!!!! Ma senza Cristo e la Chiesa non ci sarebbe neanche il concetto di fratellanza, di uomini figli di Dio. Non ci sarebbe nulla di tutto ciò. Forse non ci sarebbero le guerre di religione, ma magari gli uomini si suiciderebbero pacificamente a 50 anni perché non trovano un senso alla vita e non hanno nessuno da prendere in giro perché è così cretino da credere in un Dio fattosi uomo. Forse stiamo parlando del sesso degli angeli?
3)L'Illuminismo è stato il movimento che ha salvato il mondo dall'ottusità e dai dogmi della Chiesa. Voltaire è l'emblema della libertà contro l'oppressione clericale. Controdomanda. Come mai Voltaire e l'Illuminismo sono sorti in un Paese cristiano? La Rivoluzione Francese, che è l'emblema degli atei razionalisti, poteva mai aver luogo in Cina, o in India, dove fino a poco tempo fa c'erano le caste? Magari se non ci fosse stato Cristo e la Chiesa, Voltaire sarebbe stato un teorico della divisione in caste. Magari sarebbe ricordato come l'uomo che ha strutturato meglio il codice di Hammurabi. COSA NE SAPPIAMO? Sappiamo solo che tutti i movimenti di libertà sono nati laddove l'ideale cristiano di uguaglianza permeava le società. In tal senso, la Chiesa non avrebbe agito da ostacolo, ma da volano, e l'Illuminismo, visto da molti come movimento di liberazione, non è stato altro che un tentato parricidio.
4)Se non ci fosse la religione... se mia nonna avesse le ruote sarebbe una carriola. L'evoluzione del mondo è una funzione di tantissime variabili. La religione è una di queste. Il cristianesimo è una variabile fondamentale di questa funzione complessissima che è la società occidentale. Questo noi siamo perché c'è stato Cristo, la Chiesa, l'Islam, le Crociate, Lepanto, Hitler, Stalin, Hiroshima, le Twin Towers, Charlie Hebdo ed il Bataclan. Dire come sarebbe la funzione senza questa sua variabile fondamentale, è, dal mio punto di vista, un qualcosa di stupido e privo di senso.