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Monday, June 29, 2015

Sulla Grecia





La situazione della Grecia mi ricorda la parabola del figliuol prodigo, ma al contrario. Abbiamo un figlio (la Grecia) che di certo da tempo ha fatto un pessimo uso dei propri soldi, in proporzione alle proprie possibilità. In buona sostanza, si comporta come il figliuol prodigo, che chiede i soldi al padre, e li spreca con prostitute e gioco. Fine delle analogie. Perché in realtà il padre non è il padre buono che è sempre pronto a riabbracciare il figlio. Il padre, l'Unione Europea, è un padre padrone, aguzzino, anche bastardo, sanguisuga, nei confronti di questo figlio. Di questo figlio al padre interessano solo i debiti che vuole riavere. D'altra parte, il figlio, la Grecia, non è affatto tornato dal padre per chiedere "perdono padre, perché ho peccato contro il cielo e contro di te, e non son degno di esser chiamato tuo figlio". La Grecia, per mandato democraticamente ricevuto da Tsipras, si è presentata alle trattative con l'Europa con l'atteggiamento di chi dice "vabbè, abbiamo sbagliato, correggiamo qualcosetta, però roba di poco, voi nel frattempo continuate a darci i soldi che dobbiamo usare al gioco e con le prostitute, per come abbiamo sempre fatto". Un atteggiamento del genere è assolutamente inaccettabile, per due motivi.
Il primo, è che i Greci si presentano a tutti i creditori con la faccia di bronzo di chi vuol nascondere le proprie (enormi) magagne. Da questo punto di vista, l'ho sempre detto, per conoscenza diretta della tipologia di popolazione, i Greci sono terribilmente simili ai Siciliani, che con la Regione Sicilia sono uno scandalo vivente che continua a perpetrarsi da decenni, e continua a perpetrarsi anche e soprattutto dopo la grande depressione del 2008. La differenza tra Grecia e Sicilia è che la Grecia non ha un cuscinetto da frapporre nelle trattative con l'Europa. La Sicilia ha -per sua fortuna- l'Italia. Un po' meglio, un po' più presentabile. Fossimo soli di fronte all'Europa, noi Siciliani sarebbo stati presi a pedate nel sedere già da 10 anni. Mi immagino un Crocetta con le sue fanfaronate di fronte alla Merkel. Non parliamo di Lombardo o di Totò "vasa vasa" Cuffaro.
Il secondo motivo per cui un atteggiamento del genere è inaccettabile, è che così facendo non si mettono in luce le enormi storture di quest'Europa padre-padrone, burocratica e retta dalla finanza. Addirittura Juncker si dichiara "tradito". Amico Juncker, chi semina vento... c'è da ringraziare il cielo che la reazione dei Greci alle angherie dell'UE si sia riversata sulla sinistra di Tsipras, perché dietro l'angolo c'era Alba Dorata.  Come in Italia c'è il M5S e la Lega, in Francia il FN ecc...ecc...
L'impressione, da incompetente che legge qua e là, è che l'atteggiamento ottuso dell'Europa delle regole voglia mantenere l'agonia della Grecia... che si tratti di accanimento terapeutico di fronte ad un Paese che chiaramente non può reggere l'Euro. Però "guai a toccare l'Euro". E allora "per favore - dice l'Europa- continuate a soffrire perché non possiamo mandare a gambe all'aria il sistema".

Ma che il sistema in cui si sta inviluppando l'Europa è un sistema idiota, se non criminale, viene dimostrato proprio dalla Grecia, che se solo solo minaccia il gesto dell'ombrello fa crollare le borse, fa schizzare lo spread e quant'altro, pur essendo un'economia piccola, piccolissima.

In definitiva, considerazione da ignorante che guarda affacciato alla finestra, si sta consumando un braccio di ferro tra due enormi debolezze: una Grecia incapace di darsi un drizzone, avente un'economia debolissima e con un governo che parte dal principio di non impoverire la gente, ma non si capisce come faccia a chiedere soldi che non ha. E dall'altra l'Europa burocrate, delle lobbies, che salva le banche con una facilità disarmante e non salva gli Stati con lo stesso criterio. Che fa la voce grossa con i piccoli ed indifesi. Voce grossa che però torna a toni moooolto più miti quando i piccoli ed indifesi minacciano "sapete che c'è? andatevene a quel paese, facciamo da soli."

Se ci pensiamo, il ritorno alla Dracma non è detto che sia un dramma assoluto per i Greci. Si impoveriscono? Sì, può darsi, soprattutto su petrolio ed energia. Però poi potrebbero offrire una settimana a Santorini a 100 Euro, che è il prezzo che i Tedeschi offrirebbero per un'indimenticabile giornata a Berlino con B&B e visita al Bundestag. Sai che goduria...

E lì sarebbero i Greci a tornare a respirare e ridere degli altri, rimasti in questa gabbia di matti che si chiama UE. Che, mangiato come Crono un suo figlio, comincerebbe con gli altri. Ed allora toccherebbe a Spagna, Portogallo o Italia, a scelta...

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