Dormi sepolto in un campo di grano
dopo aver dato il tuo deretano
che ti fa male ancor a toccare
pur se hai cessato di respirare
lungo le sponde del mio torrente
voglio che scendano i lucci argentati
non più i cadaveri degli impiegati
che controllavan tensione e corrente
così dicevi ed era inverno
quando vi fu dichiarato l'inferno
il 21 gennaio fu detto chi deve
smontare le tende nel tempo più breve
fermati Cino, fermati adesso
ritorna subito e non fare il fesso
delle sirene ignora la voce
di chi ha i premi in mano e nell’altra ha una croce
ma tu non lo udisti e il tempo passava
e i tuoi imparavano i programmi in java
ed arrivasti a varcar la frontiera
degli USA ignorando la gente che c’era.
e mentre tu ci mettevi le palle
ti ha raccattato in fondo alla valle
un capo che aveva il tuo identico umore
ma lo animava ben altro fervore
parlagli Cino, parlagli ora
e se t’ignora tu parlagli ancora
fagli capire che voi date il sangue
per non avere un lavoro che langue
e se lo affronto con chiare parole
soltanto il tempo avrò per morire
ma il tempo a me resterà per vedere
vedere i colleghi di un gruppo che muore
e mentre gli esterni la vostra paura
quello si volta e di te non si cura
ed imbracciata l'artiglieria
completa il lavoro e vi spazza via.
cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che il tempo non ti sarebbe bastato
a chieder perché eri stato piallato.
cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che il tuo lavoro finiva quel giorno
e non ci sarebbe stato un ritorno
Glorietta mia crepare di maggio
ci vuole tanto troppo coraggio
Glorietta bella dritto all'inferno
avrei preferito andarci in inverno
e mentre la grana a pioggia faceva
la tua azienda che ti silurava
dentro alla bocca stringevi parole
troppo volgari per dirle a ‘ste sole
Dormi sepolto in un campo di grano
dopo aver dato il tuo deretano
che ti fa male ancor a toccare
pur se hai cessato di respirare.
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