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Friday, May 30, 2014

#M5S. Quali processi democratici?

Sembra viltà attaccare l'animale ferito, ma siccome io credo che certe intuizioni del M5S sulla rete siano molto valide, e che abbiano portato una ventata di novità nella politica sclerotizzata italiana, occorre capire se queste novità possono essere convogliate in un processo serio, oppure la cosa va lasciata al duo Bep&Gian.

In particolare sono totalmente fangosi i processi democratici che portano ad una decisione. In delle interessanti conversazioni su Twitter mi hanno scritto:
"Grillo sonda, riporta e gli iscritti+parlamentari eu decidono".
Eh, ma la cosa non va per nulla bene. Ecco alcune domande:

1) COSA sonda Grillo? Da chi vengono scelti gli argomenti e chi decide se questi argomenti debbano avere la priorità rispetto agli altri? Chi mi garantisce che Grillo non FILTRI gli argomenti, dal momento che il suo blog è il veicolo della comunicazione 5 stelle?

2) COME sonda Grillo? Esempio. Supponiamo che argomento di discussione sia "Il supporto al governo Renzi". Se Grillo pone la domanda nel seguente modo "Dobbiamo dare il supporto all'ebetino di Firenze, a Renzie, o no?", io posso seriamente pensare che l'esito di questo sondaggio non sia minimamente influenzato dal blogger o non sia già nella domanda?

3) Ammesso (ed assolutamente NON CONCESSO) che il gestore del blog sia asettico negli argomenti, CHI DECIDE qual è la maggioranza? Sempre il responsabile del blog? E chi mi garantisce che non vi siano forme di censura ed alterazione del voto?

Queste sono 3 obiezioni ENORMI di principio che sollevano questioni di metodo grandi quanto una casa. Tutto passa attraverso il vaglio di due persone, che possono (non è detto che lo facciano, ma POSSONO e tanto basta) manipolare l'informazione, i sondaggi stessi, le risposte degli attivisti, moderati ed esagitati.

4)Nello specifico delle elezioni europee, chi ha deciso di andare a parlare con Nigel Farage, a 24h dalle elezioni? E si sono seguiti tutti gli step 1-2-3 per una decisione votata in rete, oppure Grillo è andato da Farage "motu proprio"?

5)Con quale autorità Beppe Grillo può entrare nell'ambito di una decisione presa a maggioranza dagli Onorevoli M5S, come quella del comunicato stampa di ieri? Come fa a dire a delle persone che esercitano il loro mandato "no, questo voi non lo fate"?

Per inciso, benedetti i padri costituenti che inserirono l'articolo dell'esercizio della carica di rappresentante del popolo SENZA VINCOLO DI MANDATO. Immaginate cosa sarebbe ora il Parlamento se gli Onorevoli M5S si ribellassero a Grillo che è andato da Farage, più tutte le espulsioni.

Leggo titoli del tipo "Con l'Ukip niente in comune. Beppe dovrà consultarci". DOVRA'? Beppe DOVEVA consultarvi, se fosse un partito con le più elementari regole della democrazia. Quindi, 1-mancanza di consultazione degli eletti sulle strategie.
2-Interventi se gli eletti "sgarrano".

O il M5S si dà uno statuto, regole democratiche, fa congressi e si organizza seriamente, andando oltre Bep&Gian, oppure rimarrà un'anomalia ancor più forte di quello che è stato Berlusconi col suo conflitto d'interessi.
E per fare questo, avranno bisogno di una cosina, che però probabilmente li snatura: il FINANZIAMENTO PUBBLICO DEI PARTITI. Io, personalmente, preferirei mille volte che questi prendessero 2-3 milioni di Euro a legislatura, ma con questi organizzassero congressi, primarie, seggi ecc... piuttosto che "DURI E PURI" ma senza capire affatto (in realtà si capisce e non mi piace) come vengono prese persone e decisioni.

Infine, mi rendo conto che tutto ciò che scrivo è pura fantasia, perché tutti gli eletti potrebbero ricevere un motu proprio del duo Bep&Gian del tipo: "Memento quia pulvis es et in pulverem reverteris".


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