Guitars

Guitars

Thursday, August 7, 2014

A CALDO, SULLA GUERRA ISRAELE-HAMAS.

Alcune questioni da porre ad entrambe le parti e soprattutto all'ignavia del resto del mondo:

PREMESSA: Israele si è comportato come quel poliziotto che, quando qualcuno minaccia degli ostaggi con le armi, ammazza gli ostaggi ed il criminale.

Fermo restando che vedere massacrare dei civili è inaccettabile:

1)Cosa avrebbe dovuto fare Israele di fronte al continuo lancio di razzi da parte di Hamas, a minaccia dell'integrità del popolo israeliano?
Io sono stato personalmente nella casa di un mio collega israeliano, che viveva nel sud del Paese. Ed ho visto la sua stanza rifugio costruita in acciaio. Non è un bel vivere. Forse io, da Israeliano, chiederei la sicurezza al mio governo. E non so come si possa garantire la sicurezza quando a minacciarla è un'organizzazione criminale di stampo terroristico che non esita ad usare bambini, scuole, ospedali e moschee come scudi.

Veniamo all'altra parte. Hamas è un'organizzazione terroristica, fatta da guerriglieri che NOI, nel comodo delle nostre poltrone, definiamo "criminali". Faccio notare che anche Mazzini era un terrorista, e noi lo studiamo come un eroe, ed i cosiddetti "moti del 1848" non erano delle manifestazioni di suffraggette o di non-violenti... erano "rivolte" spesso sanguinose, che puntualmente vennero represse nel sangue. Poi la storia ha dato ragione al terrorista, e adesso abbiamo una TV di Stato sita in Viale Terrorista 14, 00195 ROMA. Venendo al caso in questione, Hamas e le componenti islamiche oltranziste usano metodi terroristici, fuori da ogni dubbio. Che cattivi. Ma....

2) COSA FAREMMO NOI, se come 3 milioni e passa di Palestinesi fossimo costretti come i polli in un -ironia della sorte storica- vero e proprio GHETTO, che è la striscia di Gaza, dopo che altri hanno occupato il mio territorio, DICHIARANDOLO STATO con la complicità colpevole di Inglesi ed Americani?

"Eh, ma era nostro 2000 anni fa". "Ho capito, ma ora ci stiamo noi" poteva dire a buon diritto un Palestinese nel 1948, quando Ben Gurion ha potuto annunciare al mondo la nascita di Israele.

Ora abbiamo Israele che comanda su un territorio più piccolo della Sicilia circa 7 milioni di individui, che ha lasciato un territorio molto più piccolo della provincia di Siracusa a 3 milioni di individui, contro ogni regola minima di sopravvivenza.
"Eh, ma quelli ci vogliono morti, noi ci dobbiamo difendere". Ho capito, e li lasciate in un fazzoletto di terra accalcati come dei polli?

Altra cosa che non si dice: i Palestinesi sono OSTAGGIO di Hamas e dei suoi guerriglieri. Non c'è dubbio che i Palestinesi siano vittime di questa guerra. Ma i loro carnefici non sono solo gli Israeliani, ma anche -e soprattutto- coloro che cercano di imporre CON LA VIOLENZA, in modo criminale, le ragioni che il popolo palestinese ha senza alcun dubbio.

Insomma, da che parte sto? La ragione non è da nessuna parte, chiaramente. Se l'ONU fosse un'organizzazione seria metterebbe una forza di interposizione a Gaza per impedire ad Hamas il lancio di siluri. Dopodiché il comandante della forza direbbe "Gaza sotto controllo". Ed il Signor ONU chiamerebbe Netanyahu e gli direbbe "Bene, ora  ridai immediatamente almeno i 3 decimi del territorio di Israele ai Palestinesi, in sei giorni". Gli Israeliani hanno dimostrato di saper fare una guerra, in 6 giorni. Si ritirino in 6 giorni. A quel punto, ristabilita una situazione che sia minimamente accettabile, rimarrebbero due questioni aperte:

1)Culturale. I Palestinesi non sono un popolo, non sono una nazione, sono -stile arabo- un insieme di tribù pressoché ingestibili. Ammesso che esistesse uno Stato Palestinese autonomo, vorrei vedere come Abu Mazen controllerebbe gli estremismi che vorrebbero "i Sionisti" morti. Ma questa sarebbe una questione interna palestinese sulla quale l'ONU potrebbe chiudere gli occhi più facilmente di come non faccia, scandalosamente, ora.

2)Religiosa. INSOLUBILE. La questione Gerusalemme. Chiunque sia stato a Gerusalemme sa benissimo che non è possibile toglierla a nessuno dei contendenti. Come rinuncerebbe un Ebreo al Muro del Pianto, ed alla Santa città di David. E la spianata delle Moschee? La vogliamo togliere agli Islamici?

Poiché la politica è l'arte del possibile, occorre subito disarmare Hamas e RIDARE UNO SPAZIO DECENTE AI PALESTINESI. Possibilmente con una forza di interposizione permanente. E poi lavorare perché Gerusalemme sia (caso unico, come merita) capitale di tutt'e due gli Stati, magari attraverso un "corridoio palestinese" che congiunga la spianata delle moschee alla Palestina interna. Ma questo è di là da venire...al momento è troppo lontano...

Ho amici su FB che hanno preso posizione nettamente a favore di una parte o dell'altra. Non mi sento assolutamente di dire "la ragione è di..." perché non credo che ci sia "ragione" quando si scatena una guerra così violenta. C'è da interrompere la guerra da parte di un'entità terza, superiore e riconosciuta. Immediatamente.

===============================

PS 1: sono convinto che c'è chi, dopo aver letto questo post, mi darà del filo-Israeliano. Ed altri mi daranno dell'antisemita. Pazienza. La mia storia lavorativa mi ha portato degli amici israeliani, persone splendide con cui ho condiviso un paio di anni, ma se avessi avuto l'opportunità di conoscere dei Palestinesi non mi sarei tirato indietro.

PS 2: Non ho parlato dell'Unione Europea. So che nelle ultime ore è impegnata a mettere al bando la Nutella, e di fronte ad una questione così importante capisco che non può impegnarsi su due fronti...

No comments: