Una delle cose che mi colpì entrando in Micron fu il sistema di automazione e di standardizzazione delle procedure, che per una persona della R&D sembrava asfissiante e, per molti versi, decisamente cretino. Corsi on line per ogni fesseria (ma questo è corretto) ed alcuni corsi OBBLIGATORI, per tutti gli impiegati. Altri corsi sono OBBLIGATORI per settore. Ad esempio, entrando nella R&D di processo, ho dovuto superare un corso obbligatorio su IP (Intellectual Property), JDP (Joint Development Partnership), NDA (Non Disclosure Agreement). Sono tutte quei concetti che si riassumono in un'unica parola "DIFESA DI CIO' CHE E' MIO".
E' mio ciò che io possiedo. Ed io possiedo INFORMAZIONI sensibili, e possiedo PERSONE. Sulle persone, Micron ha molto da imparare, come qualsiasi azienda americana. Ma sulle informazioni sensibili ci danno punti. In realtà, è sconvolgente come l'Italia, in nome di una libertà di mercato non ben declinata, permetta di far scempio di persone, know-how, IP senza batter ciglio. Entrando nell'R&D di Boise, ho cercato in tutti i modi di coinvolgere le persone del gruppo nei processi che seguivamo. Ebbene, non abbiamo MAI potuto fare una riunione in cui si discutesse del processo seguito. Il motivo è evidente: quelle informazioni, sulle NAND e sulle DRAM, sono PROPRIETA' DI MICRON, e devono restare negli Stati Uniti, a Boise, da nessun'altra parte. Devono essere FATTE LI'. Quando ci hanno licenziato, avevamo nel nostro laboratorio un sacco di wafers di DRAM, di una tecnologia non di ultimissima generazione, ed avevamo 4 wafers di NAND 3D, su cui Micron stava lavorando in modo massiccio. Bene, il mio capo mi telefonò espressamente per dirmi "Giuseppe, dobbiamo avere indietro i 4 wafers di NAND 3D". Non c'è dubbio. Quei wafers devono essere sotto stretto possesso di Micron, a Boise. Chiunque li prenda li potrebbe tagliare e vedere come il processo è fatto, e replicarlo (o migliorarlo) mentre Micron è in fase di ricerca. Questa è DIFESA DI CIO' CHE E' MIO. A me sembrava una cosa paranoica, ma ST che dismette la parte di punta della Ricerca, e la vende a Micron, e vende le persone, e vende la tecnologia migliore, certamente non è così sensibile come Micron a questi temi. Ed è una cosa generalizzata degli Italiani: siamo gioiosi, siamo solari "evviva la libertà di mercato". Tu stai vendendo un tuo bene agli altri, Americani, Cinesi, Inglesi, Svedesi. Gli altri prendono, vedono la "genialità italiana" (geni ma imbecilli), la replicano nelle loro fabbriche, TOGLIENDO LAVORO da una parte (l'Italia, i fessi) e portandola altrove. Stessa cosa con FIAT. Ora diventa FCA, le informazioni sensibili di R&D, che faranno fare soldi tra due, tre, quattro anni, sono state CONDIVISE con gli Americani. E condividiamo... poi diciamo dove conviene produrre. "Conviene lì". Fine dei giochi. Ha voglia Marchionne di dire che difenderà la produzione. Se non interviene il governo, si replicherà la stessa storia di Micron con FIAT... quando anche la Ferrari trasferirà la produzione da Maranello, quello sarà il 476 d.C. dell'Italia. La fine.
Gli Americani di Micron, di realmente sensibile, non hanno condiviso NULLA con noi Italiani, ne' col mio piccolo gruppetto a Catania, e neanche con il gruppo molto più grosso di Agrate. Dall'ingegneria di processo di Agrate, attraverso l'acquisizione, hanno PRESO gli studi di anni fatti dagli Italiani, e li hanno portati a Boise.
Tutto ciò, formalmente ineccepibile dal punto di vista dell'economia di mercato, è un crimine di primo ordine, che viene perpetrato sotto gli occhi di una politica idiota che, in nome di questa economia di mercato, gira le spalle. La politica, in tal senso, fa la parte di un genitore scemo che, sotto sedativo, non riesce a capire che stanno portando via figli ed oggetti di valore, senza fare nulla. Immaginiamo che ci sia un padre che fa studiare violino al proprio figlio, che diventa un ottimo concertista. Il padre quindi continua ad investire su questo figlio e gli compra uno Stradivari. Ad un certo punto viene un altro che dice "compro questo tuo figlio con il violino"... un padre sensato dice "no, questo figlio fa parte della MIA famiglia e me lo tengo, e non me ne frega nulla di quanti soldi mi dai, lui ed il suo Stradivari restano qui!". I governi che si sono succeduti negli ultimi 15-20 anni si sono comportati come padri sedati o drogati che non hanno mosso un dito sugli "scippi di mercato". Vorrei vedere Micron fare quello che ha fatto con i Francesi... non parliamo dei Tedeschi. "Accà nisciuno è fesso", dicono a Parigi e Berlino.
E' chiaro che, perché ciò non si verifichi più, occorrono 2 cose. Uno, che i figli siano veramente dei concertisti degni di suonare uno Stradivari, e due, che il padre non sia scemo e lo capisca e se li tenga stretti. E mentre sui figli la cosa si può discutere, sul padre scemo praticamente non ho dubbi.
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