Questa vuole essere una risposta al mio amico di tastiera +Antonio Iannizzotto .
Antonio lamenta che in 20 anni di Berlusconismo non un passo avanti e` stato fatto verso l'affermazione di una cultura di destra, a tal punto che il monopolio di sinistra, chiaramente dominante su tutti i campi all'inizio degli anni '90, oggi si e` ulteriormente rafforzato, tanto da "far schifo a se stessa", per quanto e` ingombrante. Si veda ad esempio
http://scalinatadiodessa.wordpress.com/2013/11/18/del-perche-luciana-littizzetto-e-piu-dannosa-di-emilio-fede-per-la-crescita-culturale-politica-e-spirituale-degli-italiani/
segnalatomi dalla mia amica +Eleonora Vasta. Ormai i sinistri sono talmente dilaganti, culturalmente, che si sparlano pure addosso. Comprensibile, laddove c'e` il monopolio, per forza di cose, dopo la noia, subentra la necessita` dell'autocritica, pena l'atrofia da autoreferenzialita`, e questo conduce poi alla spaccatura interna, cosa nella quale la sinistra, dal 1921, e` maestra indiscussa. D'altra parte, e` un dato di fatto che la destra ha opposto, in questi anni di egemonia, poca roba. A parte i lampi di genio stile tunnel Gran Sasso-CERN, ricordo poco o nulla della cultura di destra. Le persone piu` lucide (guarda caso, meridionali tutt'e due) della destra, +Pietrangelo Buttafuoco e Marcello Veneziani, hanno dirottato i loro talenti verso la narrazione, piu` che verso l'analisi politica. E non posso dar loro torto!
La destra, si diceva, poca roba.
Una delle poche cose che mi sono rimaste, leggendo i quaderni di Gramsci, e` stata la chiara visione strategica (e questa e` strategia, altro che scacchisti ad una mossa) di chi dice: "vuoi vincere la guerra? Impossessati della cultura." La sinistra nel '92 '93 '94 era pronta a raccogliere i frutti di un lavoro di svariati decenni, che era consistito nel piazzare nelle Universita` i professori a lenti rosse, nell'avere una corrente dominante nella magistratura, MD... cio` che si attendeva, semplicemente, e` che i partiti di governo, ormai totalmente incapaci di cogliere la propria essenza, e cioe` centri di potere svuotato e delegittimato dalla corruzione, collassassero sotto il loro stesso peso.
Cosi` fu (il collasso). I frutti sarebbero venuti di conseguenza, se non fosse stato per l'apparizione di un Cigno Nero (Bellissimo libro di Nassim Taleb suggeritomi dal mio collega Gianvito Garra). Il cigno nero d'Italia, Silvio Berlusconi. (...continua...)
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