Questo racconto si intitola: "Viva l'Italia"
La sera del 20 dicembre mia moglie riceve un "atto giudiziario", da ritirare presso la posta a partire da sabato 21 dicembre alle ore 10:30. Non è bello ricevere degli atti giudiziari, soprattutto per chi fa della legalità e del rispetto delle regole (una su tutte, il pagamento del canone RAI che mi toccherà eseguire puntualmente con la faccia itterica tra un paio di settimane) uno stile di vita inderogabile.
"Che sarà mai? Una multa? Un eccesso di velocità? Ma non è possibile." Arriva il Sabato e mia moglie si mette in coda alle 10:00 per ritirare l'atto giudiziario. Ad un certo punto la coda con la lettera P si ferma. Una signora, spazientita, si rivolge all'impiegata delle Poste di Misterbianco e dice "Ma quando muovete questa fila?". Risposta "Non ci sono pacchi o ricevute per voi, sono 'in giro' " (sic). Erano le 10:45. 45 minuti di fila persa. Presentiamo reclamo via WEB, ancora oggi ignorato.
Arriva il lunedì, e mia moglie va a fare la coda per la seconda volta. Ritira il pacco. Era una contestazione del comune di Misterbianco per non aver pagato l'ICI nel 2008. Chiamiamo il commercialista, abbastanza irritati. Ma io, cercando su internet, vedo che l'ICI nel 2008, essendo prima casa, non la dovevamo pagare. "Secondo me, non dobbiamo pagarla, deve essere un errore del Comune."
Mia moglie vede che la contestazione riguarda la sua metà. Quindi, ci aspettiamo lo stesso avviso per me. Nel frattempo, dico io, prima di andare dal commercialista, facciamo un salto all'ufficio tributi del comune e ci facciamo spiegare. Ci andiamo venerdì 27, ovviamente chiuso... e vabbè. Nel frattempo, venerdì 27 ricevo anch'io l'atto giudiziario. Sabato mattina mi metto in fila alle 10:00 come mia moglie, una settimana prima. Dopo 1 ora di attesa, arriva il mio turno e mi dicono "La sua posta non c'è, è in giro". Abbastanza alterato faccio notare che è la seconda volta che succede, la prima con mia moglie la settimana prima. "Se non c'è, comunicatelo per tempo, non fate perdere tempo alle persone!" Faccio il secondo reclamo via WEB, ovviamente ignorato, sul sito delle Poste Italiane, segnalando l'inefficienza organizzativa. Ma comunque, io ero più tranquillo, perché sapevo di cosa si trattava. "Vabbè, ci vado lunedì sera".
Lunedì mattina, invece, con mia moglie, andiamo all'ufficio tributi. L'impiegata ci comunica "Effettivamente, se si tratta di una prima casa, è un errore, ma perché non abbiamo ricevuto la comunicazione dal commercialista". "Allora?" Chiediamo noi. "Allora ora posso sistemare le cose per la Signora, perché ha la contestazione." Mia moglie, lunedì mattina, dopo 10 giorni, chiude le sue peripezie. Ed io? "Scusi" chiedo all'impiegata dell'ufficio tributi "ma non può sistemare la pratica anche per me? Non ha ricevuto la comunicazione dal commercialista, ma sono nelle stesse condizioni di mia moglie." Risposta. "Eh, no, perché per annullare l'atto di contestazione devo ricevere da lei la lettera che il comune le ha mandato, per annullarla". Kafkiano. A me non rimane quindi che andare per la seconda volta alla posta, e poi andare all'ufficio tributi per fare un atto che già so che deve essere fatto.
Lunedì sera vado alla posta alle ore 18:00. La posta chiude alle 19.15, faccio un breve calcolo dello scorrimento della fila P, e concludo. "Ci arrivo ampiamente". Peccato che al numero P215 due signore si fermino davanti allo sportello per mezz'ora. Alle 19:15 rimaniamo 5 persone alle quali ci viene detto "dobbiamo chiudere". Al che io, con viva e vibrante insoddisfazione, faccio notare al responsabile che è la seconda coda di un'ora che perdo inutilmente. Ed ecco la soluzione "all'Italiana". "Mi vede in faccia? Le scrivo il mio nome, e domani le prometto che non le faccio fare la fila". L'indomani (stamattina) vado all'ufficio postale, e chiedo del signor XY, il quale, effettivamente, non mi ha fatto fare nessuna fila, e mi ha dato la contestazione.
Sono uscito tra i vaffanculo degli altri, che mi hanno dato del "raccomandato", il solito "amico di"...
Adesso non mi rimane che andare a fare l'ultima ora di coda per chiudere questa cosa TOTALMENTE INUTILE, ma che avrà rovinato a me e mia moglie 7 mezze giornate di vacanze. INUTILMENTE.
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