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Tuesday, December 17, 2013

M5S

Tante cose del M5S mi ricordano i gloriosi fasti del fascismo. E non tutte negative. Ma bisogna stare molto attenti, perché la Storia ce lo ha già insegnato. Le derive populiste in Italia sono pericolose. E le condizioni ci sono tutte.
1) Una situazione economica drammatica, sostenuta da un immobilismo pluridecennale, tipico della politica ingessata italiana.
2) L'individuazione di qualche colpevole palese. Alcuni addirittura coincidenti. "Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell'occidente"  disse la buonanima il 10 giugno del 1940. Oggi Grillo interviene contro l'Europa che strangola l'Italia. "Il debito pubblico? Chi se ne frega? Non lo paghiamo!"
3) I parlamentari giovani ed entusiasti. "Giovinezza giovinezza, primavera di bellezza".
4) Le manifestazioni pacchiane ed isolate con cui questi irriducibili parlamentari mostrano "di essere diversi". Alcune di queste sono assolutamente positive. La restituzione dei 2 milioni di rimborsi con la proposta di creazione di un fondo imprese... è bello, fa scena, ma certo è un'improvvisata all'italiana, di ciò che fa la fiammata e di cui poi non resta nulla, perché è un'azione isolata in un contesto devastante. Come seme sulla roccia. Ma fa scena.
5) Le analogie di coloro che dovrebbero reagire a questo 25% di voti, e stanno drammaticamente nel loro Aventino a far nulla. Vedremo Renzi...
6) Viste dalla parte M5S, i primi 5 punti rafforzano i loro convincimenti. Ciò che me li fa accomunare più ai fascisti che ai salvatori della patria è il tono volgare del loro capo, e l'atteggiamento epurativo di chi "non ci sta". E quindi liste di proscrizione sui giornalisti, e quindi epiteti da querela nei confronti di avversari politici, violenza verbale inaudita.

Il tutto, in un contesto in cui non si capisce minimamente la struttura del movimento e non si intravedono minimamente le regole democratiche nelle quali costoro si muovono.

Per me, sono un pericolo. E va separato questo atteggiamento, da denunciare, dalla "democrazia della rete". Non ne sono i tenutari ed unici interpreti. Sono solo i primi a proporlo.

Gli altri, ahimè, sono una triste certezza. Ma ciò non è sufficiente per mettersi tra le fauci di questi pericolosi sovversivi.

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