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Thursday, January 15, 2015

Eccesso di potere o leadership?




Vorrei tornare sulle accuse di eccesso di potere. Leggo proprio stamattina da televideo:



Allora, è leadership o è eccesso di potere?
Nella mia esperienza lavorativa, non grandissima, ma neanche trascurabile, mi sono reso conto che la leadership, l'assunzione di ruoli e responsabilità "al di là dell'immaginabile", può nascere in tanti modi. Spesso, ma non sempre, viene costruita nel tempo dalle persone che più sanno prendersi le responsabilità, dimostrando sul campo ciò che sanno o sanno fare. Altre volte la leadership è accidentale. Ricordo una volta che dalla section manager del gruppo venne fatta una domanda su una certa attività, su come avrebbe dovuto essere svolta. Io avevo le idee chiare su questo aspetto, per aver svolto un'attività simile in precedenza, espressi il mio parere, e la section manager disse: "OK, allora questa attività la segui tu e ne sei responsabile."
Avevo avuto una leadership del tutto inaspettata. Che nasceva dal fatto che nessuno aveva le idee chiare sull'argomento. Casualmente, non per chissà quali meriti, io sì. Ti trovi semplicemente nel momento giusto al posto giusto. Queste sono le leadership che sublimano il detto "anni ed anni di attenta programmazione non valgono una bella botta di culo".

Poi esiste un'altra leadership: quella che ottieni per il vuoto spinto che c'è intorno a te. Questo è il caso palese di Giorgio Napolitano. Quando una nazione intera rimane appesa alle forze di un ottuagenario molto avanzato, significa che è alla canna del gas. Napolitano, senza neanche chiederlo, si è trovato a fare da supplente ad un vuoto di potere e di credibilità della politica italiana, fatta da rappresentanti spesso di infimo ordine. A quel punto la personalità svetta su tutte le altre non tanto e non solo per il suo valore assoluto, ma per la differenza con tutti gli altri. E' come se allo Juventus Stadium si dovesse giocare una partita di calcio importante, e poi vengono scelte 21 persone del mio livello, indegne di giocare lì, e Claudio Gentile. Non è strano che in questa situazione, Gentile scelga le squadre, giochi e faccia anche da arbitro, e decida dove mettere le persone di una squadra e dell'altra. Ma siamo gli altri 21 inadatti, non è Claudio Gentile che ha un eccesso di potere. Uno dovrebbe ringraziarlo per cercare di dare uno spettacolo decente con 21 giocatori indecenti.

Ma i Lillipuziani accusano Gulliver di abusare della propria forza, invece di capire di essere degli esseri piccoli ed indegni del ruolo che ricoprono. Ad esempio, sentire i forzitalioti che oggi accusano Napolitano di essere stato un pessimo Presidente, quando neanche due anni fa lo hanno eletto entusiasticamente, grati per l'onere che si assumeva, tutto ciò fa rivoltare lo stomaco.

Dall'altra parte, il Presidente non vuole essere trascinato nel fango che vede attorno a sé.

Ogni atto è quindi contemporaneamente "abuso di potere" e violazione della costituzione, visto da una parte, ed un qualcosa del tipo "io non voglio essere coinvolto nella vostra mediocrità",visto dall'altra. E quindi, atti normali di "difesa della propria dignità" diventano abuso di potere.

Non è abuso di potere. E' abuso di deficienza e di indegnità di tutto il resto.

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