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Sunday, November 24, 2013

Diventato di sinistra? No, mai.

Ricevo battutine (simpatiche, per carità), da amici i quali, vedendo i miei post contro la privatizzazione di ST, mi dicono che, da buon liberale quale sono, non dovrei essere contrario alle privatizzazioni. Allora, innanzitutto io non sono liberale ma cattolico, con tutto ciò che questo comporta.
Secondo, le privatizzazioni sono una cosa, la svendita è un'altra. Quando uno stato si trova costretto a raccattare soldi per PAGARE GLI INTERESSI di un debito, dalle parti di Roma si dice "incravattato", "strozzinato" eccetera eccetera. L'Italia, non perché l'Europa sia strozzina, ma perché ha semplicemente fatto la bella vita con trucchetti di bassa lega, si trova a dover sanare il debito in modo tale che SOLO DI INTERESSI deve pagare decine di miliardi di euro annui. E quindi dice ai creditori "tranquilli, che per quest'anno ce l'ho fatta", ed individua nei patrimoni pubblici le vittime sacrificali per far cassa. Questo non è privatizzare. Questo è svendere. Perché se io sono malato e mi trovo costretto a vendere casa per trovare i soldi, la cedo al prezzo più basso al primo acquirente. Questo è il caso dell'Italia. Poi, ho sentito dire, nel merito, che verrà forse data alla CDP, con un gioco delle tre carte che mi sembra ridicolo...Per chi conosce ST, di credibile c'è solo una soluzione seria alla sua svendita, ed è che venga ceduta allo stato Francese. Oppure, cose non all'orizzonte, stile Arabi/Cinesi. Ma sempre svendita è. Perché se è l'acquirente con l'acqua alla gola (o meglio l'acquolina in bocca), allora la privatizzazione è un affare. Ma se è il venditore con l'acqua alla gola, la privatizzazione è una svendita. Punto.

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