Guitars

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Sunday, January 26, 2014

FIRED. What's happening in Micron Italy. A Musical comment.

The "Dialogues des carmélites" is an opera of the French composer Francis Poulenc. It takes place during the terror period right in the middle of the French revolution. The protagonist is Blanche, a girl who wants to enter the order of the Carmelite. When she's novice, the French revolution suppresses the religious orders and her convent is raided. Blanche can escape, her sisters are damned to death, and go to the scaffold singing a "Salve Regina". When Blanche realizes it, she joins them.

The final scene (10 minutes) is my personal musical comment on what's going on in Italy, and what will be going on in the next future.

Be patient, and watch it all!
 
http://www.youtube.com/watch?v=e2ubBODy4N0

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I "Dialoghi delle carmelitane" è un'opera del compositore francese Francis Poulenc. E' ambientata durante il periodo del terrore proprio nel pieno della rivoluzione francese. La protagonista è Blanche, una ragazza che vuole entrare nell'ordine Carmelitano. Quando è novizia, la rivoluzione francese sopprime gli ordini religiosi ed il convento è assaltato. Blanche riesce a scappare, le sue consorelle sono condannate a morte, e vanno al pativolo cantando un "Salve Regina". Quando Blanche se ne rende conto, si unisce a loro.

La scena finale (10 minuti) è il mio commento musicale personale su ciò che succede in Italia, e cosa succederà nel prossimo futuro.

Abbiate pazienza, e vedetelo tutto!

http://www.youtube.com/watch?v=e2ubBODy4N0

Monday, January 20, 2014

COSA RICORDERO` DI ABBADO

Della musica, ho ben presente alcune registrazioni che rimarranno storiche. Il "Barbiere di Siviglia", la versione di Jean-Pierre Ponnelle, che ironia della sorte ho rivisto proprio ieri, poche ore prima della morte di Abbado. Un cast eccelso, da Luigi Alva a Teresa Berganza, per non parlare della simpatia contagiosa di Figaro, il grande Herrmann Prey. Poi fece un'altra incisione, sempre per DG, con una scelta -discutibile, ma sempre di buon effetto- di affidare Figaro e Rosina ad un tenore -Domingo- ed un Soprano di coloratura -Kathleen Battle-.
Ho anche la Matthaus-Passion da lui diretta, che si caratterizza come un misto tra la direzione classica (per l'assenza degli strumenti d'epoca, che - diciamocela tutta - emanano un suono che da` fastidio), e l'agogica dei filologi, che sfronda l'esecuzione da quelle auree da pompa magna di Furtwangler, Klemperer e Richter. Quelle in cui il complesso si caratterizza come se fosse un esercito prussiano intento a far sfoggio di potenza teutonica. Ma devo anche ammettere che Klemperer (per la grande Ludwig) e Richter sono le mie incisioni preferite.
Ma il lascito piu` grande, secondo me (digiuno di lirica, come dice il mio caro amico Marco, ma io preferisco "allergico" o "diversamente competente"), l'ha dato negli ultimi anni con la sua parte sinfonica, l'integrale delle sinfonie di Beethoven in particolare, eseguite a Roma con i Berliner. Esecuzioni di altissimo livello, in cui si e` notata la simbiosi tra il direttore e l'orchestra, chiamata a reggere una tensione ed un rigore notevoli. Soprattutto nei tempi -spesso strettissimi- che richiedono uno spirito di gruppo che solo un grande direttore puo` dare. Un esempio su tutti: fine del terzo tempo ed attacco del quarto della VII sinfonia. Tempi uguali ed attacco a tempo senza interruzione. Fantastico. Come lui, nessuno. Neanche Kleiber (la cui VII sinfonia rimane comunque la migliore in assoluto). Quell'integrale ce l'ho in DVD, e periodicamente lo ascolto.
In generale, di Abbado ho sempre ammirato, nelle sue incisioni, la compostezza ed il suono nitido, che rispecchia pienamente la persona, limpida e mai eccessiva, asciutta nella sua grandezza, alla mano nei modi, nonostante il suo valore.
Questo per quanto riguarda gli aspetti tecnici che un dilettante appassionato riesce a cogliere.

Ma le cose che piu` mi rimarranno impresse, di Abbado, e che voglio sottolineare sono lo sguardo ed il sorriso, di una persona vera, che trasmette emozioni, calore, valori. Un Italiano di cui andar fieri, di quell'Italia buona sulla quale si deve contare per una rinascita.

Questo il mio ricordo, che cosi` si chiude, in quanto quello che sto per dire ora scende un po' alla polemica spicciola, ed il Maestro Abbado non c'entra nulla con questo. C'entro io, con certi
 becchini travestiti da giornalisti che hanno dato l'annuncio della morte di Abbado nel seguente modo : "Morto il Senatore a Vita Abbado"  ed il sommario "Aveva 80 anni ed era malato da tempo. Il 30 agosto scorso era stato nominato Senatore a Vita da Napolitano". Cari becchini de "Il Giornale" di Alessandro Sallusti, esiste modo e modo di dare le notizie. Il vostro miserando modo di dare la notizia della morte di un Senatore a Vita vi qualifica perfettamente. Non era dalla vostra parte politica, quella per cui siete prezzolati e fate titoli del genere. Quella che sarebbe anche la mia, se non fosse occupata da una persona indegna.

Ma, pur non capendo nulla di giornalismo (come voi), da un organo -pur fazioso e di partito come siete voi- mi aspetterei che quando si da` la notizia si faccia capire PERCHE' E' IMPORTANTE LA NOTIZIA, e perche' il mondo piange la scomparsa di Abbado. E non e` perche' fosse un Senatore a Vita. Non lo volete chiamare "Maestro", perche' e` stato ospite da Fazio? Dite semplicemente Il "direttore d'orchestra", il "musicista" Abbado.

Abbado ha dato emozioni a milioni di persone in tutto il mondo, non perche' e` stato nominato Senatore a vita il 30 agosto del 2013. Lo sguardo di Abbado era vivo come -indubbiamente- quello della persona che vi paga. La differenza tra i due, Milanesi entrambi, e` che lo sguardo di Abbado era quello VIVO di una persona PULITA che portava il sacro fuoco dell'arte dentro; quello del vostro padrone e` lo sguardo VIVO di un filibustiere che chiede consenso perche' sa come tirarsi fuori dai guai. Per voi e` poco. Per me e` la differenza tra il vivere ed il tirare a campare all'Italiana.

Per rendervi pan per focaccia, e` la differenza tra Abbado, Senatore a Vita, e Berlusconi, pregiudicato per frode fiscale.

Sunday, January 19, 2014

RENZI e PAPA FRANCESCO.

OK. E' pregiudicato. E allora? E' quello che porta i voti e che può far accadere le cose? Bene, io tratto con lui, e non me ne frega niente delle cornacchie del mio partito, Letta in testa, quelli che chiedono "prudenza", "attendiamo". Con questo atteggiamento da 20 anni si aspetta una riforma istituzionale, e da 8 anni la riforma del sistema elettorale. "Aspettiamo"... "vediamo"... "occorre considerare che"... "non è così semplice". In queste sabbie mobili l'Italia si è impantanata. Dico di più, le stesse sabbie mobili, che rendono impossibile ogni riforma, sono quelle che avevano sclerotizzato la gerarchia Vaticana. Ma la Chiesa aveva al suo interno una grande qualità, che l'Italia, per definizione, non può avere. La Chiesa è internazionale. E i cardinali americani (nordamericani e sudamericani) si sono incazzati ed una volta per tutte hanno lanciato una bella testata nucleare a Roma, ed eletto uno che sta in Vaticano come un corpo estraneo, che però ha il potere assoluto. Per fortuna della Chiesa e di noi cattolici. Sono sicuro che questo Papa si sarà sentito dire svariate centinaia di volte "Ma Santità, non è così immediato, ci sono degli equilibri..." tantissimi Fassina con la porpora, becchini della Chiesa più preoccupati dalle reazioni correntizie che del bene complessivo della Chiesa. Occorreva Papa Francesco, che veniva da fuori, focalizzato sull'essenza del cristianesimo e sulla pastorale. Questo è stato indubbiamente il punto debole di Benedetto XVI, che per il resto è stato meraviglioso. Ma certo non poteva distruggere dall'interno il luogo dove aveva vissuto per 25 anni. Ci voleva un estraneo, Papa Francesco, che, ad ogni "Non è così semplice, Santità", ha sempre risposto "FANCULO alle complicazioni, QUESTO E' QUELLO CHE VOGLIO". E questo si fa. Uomo dell'anno. Rivoluzione di Francesco.

Per Renzi è simile, per molti versi. Ha Fassina, Fioroni, Finocchiaro, Marini, molti membri della curia, molti provenienti dal PCI, meno dalla DC. Costoro entrano nella sede del PD con la porpora, tramano per miserabili giochi di potere correntizio. Suggeriscono, si chiudono a riccio, sprofondano nella melma, nelle sabbie mobili dei loro privilegi. Arriva il corpo estraneo che distrugge tutto, e questi sono spaesati. Emettono i loro anticorpi, un tempo detti anche "tuppe cammellate" per isolare il corpo estraneo. Come Cardinali della Curia Romana. E' gente che ha sempre lavorato con libri, documenti e carte bollate. Hanno anche il Papa Emerito, Bersani (peraltro, persona ottima, una perla tra tanto letame in parlamento), hanno la curia, hanno le diocesi, che non hanno votato per il nuovo leader. Si veda quello che è successo nella diocesi di Enna per le primarie, quelle primarie che hanno dato un plebiscito per Renzi.

Renzi ha un compito più difficile. E' meno importante, ma è più difficile.
Mi sta piacendo, lo sforzo che fa è da apprezzare. Le cornacchie, i parassiti, le sabbie mobili del PD si aggrappano a Berlusconi dicendo che "è scandaloso". Ma lui dimostra di non aver paura. E' l'azionista di maggioranza, e come tale si comporta. E' BERLUSCONI CHE DEVE ANDARE DA LUI, lo accoglie, e parlano. Sei d'accordo? Sì. Non sei d'accordo? Salta il banco, andiamo alle elezioni e ti faccio un culo come una casa.

Io ho avuto un esempio di cosa significhi organizzare una piccola cosa, quando avevo una controparte "stile curia vaticana". A qualcuno di coloro che leggono fischieranno le orecchie. Ho avuto un'idea, l'ho proposta a delle persone che -nella mia testa- dovevano essere l'organizzazione più adatta a fare questa cosa, semplice semplice semplice. "Per questo giorno" era la mia idea "dobbiamo fare in modo che si faccia quest'azione. Vediamo in quanti ci seguono." Ho lasciato la palla a queste persone, è cominciata una discussione interminabile "io farei così." "No, così non ha senso", "Allora diciamo così?" "No, non son d'accordo su questo...." Era una minchiata, è diventato un motivo di contrasti, e si è risolto tutto in un'azione dell'ultimo momento, che ha avuto come esito un devastante 26% di consenso.

Per questo sto con Matteo Renzi. Se ce la fa, distruggerà i cardinali del PCI/PDS/DS/PD e la curia che blocca non solo la riforma elettorale, ma anche la riforma del colore dei registri di classe.

Io sto con Renzi. Non col partito, ma con LA MODALITA' D'AZIONE.
In bocca al lupo.

Saturday, January 18, 2014

BENEDETTO XVI. UN GRANDE PAPA

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/pedofilia-due-anni-400-sacerdoti-spretati-benedetto-xvi-983725.html

Io sono sicuro che la storia renderà giustizia a questo straordinario Papa. Un papa che non ha mai infiammato le folle perché non infiammava, ma riscaldava. Ed ha aperto la strada a Papa Francesco.

Tuesday, January 14, 2014

Acquisire le conversazioni della Di Girolamo? ASSURDO!

Questo è assurdo. Se qualcuno registrasse certe discussioni tra marito e moglie e venissero messe agli atti, sarebbe più facile mettere le sbarre a tutte le case che arrestare tutti i coniugi per minacce o ingiurie. Per non dire quello che si può dire parlando con il proprio coniuge dei problemi lavorativi. "Quel bastardo del mio capo..." "Ma è evidente che quelli ce la vogliono mettere in...." penso che siano cose normali quando qualcuno si vuole sfogare o parlare in libertà, dentro le mura di casa propria. E vogliamo parlare, per esempio, di una cena tra amici, in cui ci si dice "Io quella lì me la farei..." e possono essere tranquillamente dei mariti... che facciamo, se un pezzo di fango registra, il Fatto, ovviamente, ci sguazza, E LA MAGISTRATURA ACQUISISCE????? Stiamo perdendo il ben dell'intelletto? Questo è far west giudiziario.

http://www.corriere.it/politica/14_gennaio_14/caso-de-girolamo-depositati-nuovi-atti-anche-trascrizioni-intercettazioni-2d990864-7d10-11e3-851f-140d47c8eb74.shtml

Monday, January 6, 2014

Te lo spiego io, com'è possibile....

Ieri +Tommaso Currò onorevole del M5S, nonché mio ex collega in ST, ha messo questo post su fb:

https://www.facebook.com/tommasocurro.movimento5stelle/posts/354964221310852

Al di là della solidarietà a Bersani, che dimostra una correttezza comportamentale direi ovvia, ma non scontata, da parte di Tommaso, stupisce la frase:

"Mi chiedo perché il movimento deve attrarre questi soggetti."

Provo a darla io a Tommaso, una risposta: il movimento INNANZITUTTO attrae questi soggetti. Il M5S nasce come un movimento di rottura violenta (favorito dall'incapacità colpevole della politica tradizionale) del sistema politico tradizionale, inconcludente.

Bisogna fare attenzione alle parole. Dire che attrae INNANZITUTTO non vuol dire ne' che è composto da questi soggetti (anche se le parole della senatrice Taverna che vorrebbe sputare a Berlusconi sono non dico sorelle, ma cugine di quei post che indignano Currò), ne' che questi soggetti sono la maggioranza del M5S.

Ma che l'elemento fondante del M5S (e ad oggi non si è vista nessuna svolta in senso diverso) sia la rabbia dei cittadini, questo è un dato di fatto incontrovertibile. E sulla rabbia (sacrosanta) dei cittadini ha preso milioni e milioni di voti.

Molti miei amici hanno votato M5S, persone in gamba, persone che dicono "Io non ho più voglia di farmi prendere per i fondelli". Ora, che in una distribuzione FONDATA SULLA RABBIA, ci possano essere -e sono tanti, caro Currò, tanti- che augurano la morte ai loro bersagli, non può stupire. E' ovvio che sia così. Non è immediato distinguere IL RUOLO dalla PERSONA. Grillo ha usato termini tipo "Bersani è un morto che parla". Non va spiegato a me che si riferiva al politico. Ma che centinaia di migliaia di imbecilli possano non capire la differenza, caro Currò, è naturale. 

Se posso dare un consiglio non richiesto, io farei un comunicato in cui il M5S, nato nella rete, DEPLORA certi modi di esprimersi nei confronti delle persone, esattamente come ha fatto Currò. Ma niente ipocrisie: Agnelli non si chiede "come è possibile che la Juventus abbia tra  tifosi degli imbecilli." Lo stesso Berlusconi, Lotito, e tutti gli altri... Non lo favoriscono, ovviamente, ma sanno benissimo che è inevitabile che ci siano gli imbecilli tra i loro tifosi.

A maggior ragione, il M5S, che ha nel suo "core business" la rabbia dei cittadini, deve essere consapevole che molti, tra coloro che lo votano, non distinguono la polemica politica e la rabbia umana e personale.

Sunday, January 5, 2014

Fired? Speak no evil.

http://www.nytimes.com/2014/01/03/opinion/fired-speak-no-evil.html?_r=0#!

Extremely interesting and worthy of the maximum diffusion.

My opinion on that. I've always tried in my job to separate personal aspects and job aspects. This allows (should allow) me to analyze in a cooler and better way what's happening in my environment, if my company's behavior is consistant, with me, or my group, but also in general. What are strenght points and weakness points of my company, etc. Of course, mi deepest wish is that this "cool" attitude goes beyond the job contract. This means two things. If someone is fired, it's not correct to scream or yell for "unfair behavior" etc..., but, on the other side, the experience done is done, and if someone wants to share it and analyze, as cool as possible, pros and cons of the company, he must be free of doing it. Clause No. 12  is simply absurd.

I've always identified freedom and responsibility. Not in the sense that they are linked, or tightly linked, but in the sense that they are the same thing. When you are in the position of acting, you're free to act, and this means that you're responsible (=able to respond) of your action. Firing someone, but giving an escape clause like that means: "I want to be free, but I don't want to be bothered by anybody with questions on my actions".

That is not my policy. That is not correct.

Saturday, January 4, 2014

FASSINA CHI?

http://www.youtube.com/watch?v=o1u5GW1XdOs

Non c'è dubbio. E' un bullo, però sta alzando l'asticella della politica. Piuttosto che i modi ovattati, per bene, da frate di campagna, alla Prodi, alla Bersani, o sprezzanti, ma sempre ambigui, alla D'Alema, Renzi non le manda a dire. Con la conseguenza che può passare alla storia come il più grande flop della storia della sinistra, come l'uomo che ha dato la svolta alla politica dei modi ingessati. Un bullo del genere, o riesce ed alla grande, oppure verrà gettato nella polvere col godimento di moltissimi....

In condizioni normali, un atteggiamento arrogante come questo sarebbe da condannare. Ma, vista la politica italiana degli ultimi 50 anni, è quasi una boccata d'aria fresca, un guascone che dice "ORA SI FA COME DICO IO, e degli altri non me ne frega nulla."

Potrebbe fare della sinistra una cosa seria, dai tempi di Turati 1892.

Speriamo bene.


FIAT compra CHRISLER.

Come valutare l'operato di Marchionne?
C'è stato un periodo in cui la vulgata (soprattutto di sinistra, come al solito) lo dipingeva come un mostro, affamatore degli operai, per quel referndum che ha fatto a Pomigliano, oggettivamente, in cui i lavoratori potevano liberamente scegliere con una pistola puntata alla tempia.

Detto questo, se rivediamo un po' la storia di Marchionne, ha preso un'azienda che era praticamente in bancarotta, e l'ha portata alla conquista del mercato americano, mettendola nelle condizioni di essere un "global competitor", cosa assolutamente indispensabile per la sopravvivenza. Quindi, esiste in Italia un'azienda che si pone nel mondo come uno dei soggetti dei quali aver rispetto. E questo va totalmente ascritto a merito di Marchionne.

E quindi arrivano le domande dei becchini italiani, Susanna Camusso in testa: "speriamo che questa acquisizione non sia fatta a danno degli stabilimenti italiani e dei lavoratori". Ed a seguire l'altra domanda "La FIAT rimane Italiana?".

Urgono alcune considerazioni, in quanto quello che sto sentendo a proposito della FIAT ha molte analogie con il settore che meglio conosco, e che avrebbe bisogno come il pane, in Italia, di un Marchionne.

1) A chi vengono fatte queste domande? "Speriamo che...." e "La FIAT rimane Italiana?". Spero che qualcuno non si illuda che vadano fatte a Marchionne. Se io ho la responsabilità di un gruppo che sta in Italia e negli Stati Uniti, devo favorire l'Italia, o gli Stati Uniti? La risposta è banale: devo favorire il mio gruppo. Laddove ci sono le condizioni migliori io favorisco. Certo, se Obama torna a dare 700 miliardi per il settore auto mentre Letta deve fare l'equilibrista tra il giovanotto arrembante ed il Bruto di Agrigento... beh, non è che io sfavorisco l'Italia, è l'Italia che se ne frega di me.

2)"La FIAT rimane Italiana?" è una domanda che ha poco senso, se per "italiana" si intende un'azienda che opera in un mercato nullo, in recessione continua. Perché mai dovrebbe essere italiana, quando può essere globale? L'Italia non deve essere un valore assoluto, ma relativo. Un'azienda globale compete in un mercato globale con le armi che ha in tutto il mondo. ANCHE IN ITALIA. Se l'Italia è un'arma viva, credo che Marchionne sarà felice di valorizzarla. Se l'Italia è, come si è dimostrata negli ultimi anni, un ferrovecchio, soffocata da una politica inconcludente e che gira a vuoto, una giustizia lenta e lutulenta, una burocrazia asfissiante (quello che mi è capitato dell'ICI 2008 è un piccolissimo ma indicativo esempio), beh, se l'Italia è tutto questo, non sarà Marchionne a delocalizzare. Sarà l'Italia stessa a segare il ramo su cui è seduta.

3)Quando Obama dà 700 miliardi al settore auto dice una cosa ben precisa: Io, USA, non posso permettere che un settore così strategico vada in fallimento nella MIA PRODUZIONE INTERNA. Si chiama STRATEGIA INDUSTRIALE. Dov'è questa in Italia? Ancora una volta, se dopo Termini Imerese, chiudessero Pomigliano D'Arco, ed infine Mirafiori, la colpa sarebbe di Marchionne, o di chi non mette i propri lavoratori nelle condizioni di competere con gli stranieri, di dir loro "IO, STATO, dico che per me sei strategico"?

Io credo che solo un cretino potrebbe volere smantellare la produzione FIAT in Italia se non ci sono motivi. Ma ci vuole cretinaggine anche a tenerla in condizioni assurde, di mancanza di competitività con gli altri. Si può favorire l'Italia, ma non fino al punto di fare un danno a FIAT.

Tutto ciò che dico, almeno per FIAT, è una battaglia dura, ma ancora fattibile in Italia, ed era un'azienda al limite del fallimento. Grazie a Marchionne. Speranza che, invece, non vedo nel mio settore della microelettronica, dove la guerra sembra persa definitivamente. Da almeno 10 anni, senza che la politica abbia mai mosso un dito in senso contrario.

Friday, January 3, 2014

La sinistra che detesto.

A me,  una certa sinistra sta costantemente tra cardias e piloro, e non c'è verso per me di mandarla giù.

Questa sera su "La7" è andata in onda una puntata di "Otto e mezzo" che sono stati 30 e passa minuti di, come definirlo, "autoerotismo intellettuale" di due rispettabilissime persone (Lidia Ravera e Massimo Recalcati) che cogitavano (peraltro mai messi in discussione dall'altrettanto sinistra radical-chic Gruber) sulla percezione del sesso oggi, e la differenza con le generazioni passate, quelle gloriose che hanno portato all'emancipazione.

Nell'ambito dell'autoesaltazione delle loro idee, non è mancata la glorificazione della pillola che ha "finalmente" separato procreazione e sessualità (e fin qui... contenti loro...), ovviamente una disamina del Berlusconismo come fenomeno disastroso e patetico, delle olgettine e del significato intrinseco e recondito dell' "essere Berlusconi" e della sua necessità di "eternarsi".

Ma com'erano bravi a parlare tutti e due, soprattutto la Ravera....mamma mia, che cultura... che profondità.

Per la verità, quasi tutto quello che dicevano era da me condiviso. Il punto è "da che pulpito"????

Il massimo è stato quando hanno parlato delle baby squillo. Le cause? Ma è ovvio, il berlusconismo, le olgettine, che hanno portato ad uno svilimento dei VALORI di queste ragazze. Ed anche le loro madri, quarantenni, che evidentemente hanno vissuto con gli stessi valori.

Avevo un po' d'ittero. Mai che questi eiaculatori verbali della sinistra dei "valori veri" si possano mettere in discussione. Non è possibile ad esempio che lo svilimento del sesso sia stato causato anche da gente come la Ravera, dalle sessantottine, dalle donne de "l'utero è mio e me lo gestisco io", dal progressivo allontanamento dai valori del pudore, dell'attesa, dell'indissolubilità del matrimonio, della castità, e di tutti quegli ideali da vecchi bacucchi a cui noi miseri destri cattolici siamo stupidamente legati?

MAI. Le baby squillo? Solo Berlusconi, non lo scempio del libertinaggio del '68, noooo.

Inutile chiedere alla Gruber di fare, per un momento, la giornalista.

Era autoerotismo, sarebbe stato poco cortese trasformarlo in onanismo.

SPREAD...ED IL GOVERNO?

La mia non è un'analisi politica. E' solo una sgradevole sensazione. Lo spread con i Bund tedeschi è sceso sotto quota 200. Il che significa svariati miliardi di euro in meno di interessi nel debito pubblico. E questo non può che farci felici.
Peccato che CONTEMPORANEAMENTE i BonOS (Spagna) vanno giù a 197. Il che dimostra in maniera inequivocabile che il ruolo della politica continua ad essere impalpabile. Il governo può "incassare" questa notizia positiva, ma che non è assolutamente correlata alla sua azione politica che ancora non si vede minimamente (se lo spread fosse correlato alla politica non scenderebbe quando un governo deve ancora trovare la quadra della propria maggioranza).

Quindi, il governo ora avrà più ossigeno per le manovre, ma per cause che non controlla minimamente.

In conclusione, la domanda che mi faccio, da cittadino ed elettore, non è A CHI dare il mio voto, ma PERCHE' darlo.