Guitars

Guitars

Saturday, September 26, 2015

Papa Francesco e i dubbi di un cattolico.



Non ho mai nascosto i miei dubbi sull'operato di Papa Francesco. La popolarità di cui egli gode (soprattutto al di fuori della Chiesa) è innegabile. Ma non dimentichiamoci che il ruolo primario del Papa è essere colui che porta avanti la "Barca di Pietro" nel solco della fede in Cristo, non di ricevere apprezzamenti a destra e a manca (più a manca che a destra).
Che Francesco dialoghi con Scalfari o con Pannella, non è cosa che stupisce. Stupisce molto di più un cattolico che il Papa dica "non esiste un Dio cattolico". Il prossimo passo potrebbe essere togliere il "cattolico" e la frittata sarebbe fatta. D'altra parte già in rete circolano battute o articoli del tipo : "il Papa è cattolico?" oppure "Il Papa scopre che Dio non c'è".
Non dobbiamo negarci il compito immane sulle spalle di Francesco nel mondo moderno: direi che ha 3 missioni, una più difficile dell'altra.
La prima, l'ho detta: proclamare Cristo figlio di Dio al mondo intero.
La seconda, adeguare la Chiesa ai tempi moderni. Che poi è il motivo per cui è stato eletto APPOSITAMENTE: una persona che stesse alla Curia di Roma come un sassolino nella scarpa, per non usare paragoni più efficaci, ma non rispettosi della figura del Papa. Insomma, una persona di rottura, che facesse capire al mondo che la Chiesa non è solo quei cattivoni dei cardinali che difendono i loro privilegi dimenticandosi del messaggio di fratellanza di Cristo. Che la Chiesa, soprattutto, non è fatta dai preti pedofili, ne' ne protegge minimamente il comportamento. Che figure come Paul Marcinkus, ancorché pur sempre sacerdoti ordinati, non sarebbero più adatte al nuovo corso della Chiesa, povera tra poveri.
L'immagine della Chiesa come ospedale da campo che Francesco ha dato fin dall'inizio è senz'altro realistica e veritiera. E' un ospedale da campo sia per le ferite esterne, degli attacchi subiti ultimamente, sia -soprattutto- per le ferite interne di comportamenti indegni dei propri membri. E' evidente che un Cardinale che rivendica a sè un attico a Roma di 700 mq, per quanto ne abbia diritto, è un pugno allo stomaco dell'immagine della Chiesa nel mondo. Ancor più gravi gli scandali della pedofilia. Ma su questo aspetto secondo me c'è poco da fare in quanto i casi di pedofilia nella Chiesa non mi sembrano statisticamente rilevanti: colpisce maggiormente perché i preti sono spesso educatori, e se da educatori si trasformano in carnefici, la cosa è molto grave.
Non c'è dubbio che Francesco sia stato estremamente efficace nel dare un cambio di rotta alla Chiesa. Negli ultimi decenni, direi dal '68 in poi, la Chiesa ha subito attacchi di ogni genere (molti dei quali a sproposito), da parte di una società che spesso è sembrata animata più da un senso di rivalsa per secoli e secoli di dominio ecclesiastico e di egemonia culturale. E' come se la società post sessantottina abbia desiderio di rinfacciare alla Chiesa tutte le malefatte di duemila anni di storia. Dal mio punto di vista, così si sega il tronco su cui ci si è seduti, ma questa è una considerazione personale.
Quindi: adeguare la Chiesa ai tempi. E credo che ci stia riuscendo. Certamente ha fatto breccia sui "sinistri". Credo che sia onestamente il principale punto di riferimento politico nel mondo, come alternativa all'economia di mercato ed al capitalismo sfrenato ed assassino. Il che può anche andare bene per un figlio dei fiori, o un sindacalista. Poi, onestamente, non gli si può rimproverare nulla in termini di "walk the talk". Non una minima concessione al lusso, alla cerimonia, puntare sempre all'essenziale, niente sfarzo. Da questo punto di vista è esemplare, ed il suo atteggiamento e la sua persona ha decisamente "bucato lo schermo" con i media di tutto il mondo.

Ma un cattolico.... cerca solo questo dal Papa?Veniamo alla terza, e più difficile missione del Papa di questi tempi. Non sono i paramenti liturgici, non l'arroganza dei cardinali, non l'arroccamento della Curia romana. Non è neanche la pedofilia, scandalo che tutto sommato è stato "raddrizzato", soprattutto col grandissimo Benedetto XVI, ma anche San Giovanni Paolo II aveva cominciato con il famoso "one strike and you're out". Però pedofilia, arroganza dei Cardinali, paramenti ridicoli ecc... sono solo fenomeni superficiali. Sotto c'è qualcosa di più grave e profondo. La pedofilia è venuta a galla per un indebolimento storico della Chiesa. Quando la Chiesa dominava nessuno si permetteva di dire "Quel cardinale sta in un attico", ed anche tutti gli scandali della pedofilia venivano messi a tacere con facilità. Perché adesso non è più così? Perché nel mondo occidentale, essenzialmente, Dio è morto. Nelle società tecnologicamente avanzate, Dio è un rottame. Semplicemente non serve. E se serve, è un concetto funzionale ai fini di giustificare questa o quella politica (penso in particolare agli USA ed al motto "in God we trust", che ha giustificato dalle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki alla guerra in Iraq). Ma Dio non esiste più, ne' come strumento di controllo, ne' come strumento di persuasione, ne' come filosofia per svolgere un'azione politica. Ormai il concetto di Dio è ridotto a fenomeno individuale o collettivo fortemente minoritario, per la serie "vabbè, fate pure, basta che non rompete le scatole".
E' la dittatura del  relativismo di cui parla Ratzinger nell'omelia "pro eligendo pontifice".

Leggiamolo perché ne vale la pena:

"Quanti venti di dottrina abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche, quante mode del pensiero... La piccola barca del pensiero di molti cristiani è stata non di rado agitata da queste onde - gettata da un estremo all’altro: dal marxismo al liberalismo, fino al libertinismo; dal collettivismo all’individualismo radicale; dall’ateismo ad un vago misticismo religioso; dall’agnosticismo al sincretismo e così via. Ogni giorno nascono nuove sette e si realizza quanto dice San Paolo sull’inganno degli uomini, sull’astuzia che tende a trarre nell’errore (cf Ef 4, 14). Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie."

Già qui l'allora Cardinale Ratzinger inchiodava IL PROBLEMA della Chiesa: non esiste una visione organica dell'uomo, ai tempi di oggi, ed ognuno deve arrangiarsi come può a destra e a manca cercando di assecondare le proprie voglie ed aspirazioni. Questo è il main stream attuale, nella società ipertecnologica moderna. Dio prende molto di più piede nel terzo mondo, in Africa soprattutto.

Ma Ratzinger non si limita a questo, va oltre e dice:

"Noi, invece, abbiamo un’altra misura: il Figlio di Dio, il vero uomo. É lui la misura del vero umanesimo. “Adulta” non è una fede che segue le onde della moda e l’ultima novità; adulta e matura è una fede profondamente radicata nell’amicizia con Cristo. É quest’amicizia che ci apre a tutto ciò che è buono e ci dona il criterio per discernere tra vero e falso, tra inganno e verità."

Questo dà l'idea di che cosa significhi  seguire Cristo. Di questa impostazione, con Francesco non restano neanche i cocci. Chiesa povera, OK. Aprirsi al mondo, OK. Dialogare con tutti, sacrosanto. Ma quando Francesco dialoga con Pannella e con Scalfari e dice "non esiste un Dio cattolico", sta facendo il bene della Chiesa, che è unicamente ESSERE FEDELE A CRISTO?

Altra domanda che per me è cruciale: il bene della Chiesa è essere più credibile agli occhi del mondo ANCHE A COSTO DI SNATURARLA NEL PROFONDO?
Terza ed ultima domanda: così facendo, è chiaro che Francesco si è accattivato le simpatie di tantissimi intellettuali, soprattutto di sinistra. Ma quelli che lo lodano "questo sì che è un Papa!", "Se fossi Papa sarei come lui" ed altre idiozie simili, hanno mai pensato per un millesimo di secondo che nell'ostia consacrata c'è realmente Cristo che si offre per loro? O non gliene frega assolutamente nulla? "Vabbè, quelle sono cose interne a loro..." Eh, no! Cari sinistri, eh, no! Caro Papa Francesco... se tu cerchi l'uomo, cerchi il fratello, non lo devi blandire con parole e comportamenti che danno adito ad una FALSA accoglienza dell'altro. Non puoi dire "Non esiste un Dio cattolico", perché Scalfari ha un orgasmo intellettuale con tutti i suoi 90 anni... Pannella capisce che questo è un Papa con cui si può dialogare perché pensa alle cose pratiche, e che le storielle di Gesù morto sulla croce se le conserva al suo interno. Il che non fa vedere l'organicità del messaggio cristiano.
La mia è una critica all'impostazione gesuitica (che ho conosciuto con un altro sacerdote, mio insegnante di religione al liceo, Padre Felice Scalia, persona dall'intelletto finissimo). Un'impostazione bi-fronte: per cercare il fratello che non crede, tu gli parli di Cristo come di un hippie che predicava il "volemose bbene" e la povertà. Quello dice "figa 'sta cosa qqqua, ahò", ma di Cristo Nostro Signore morto sulla croce per noi e dell'eucaristia non capisce nulla.
Io vedo un Papa che continua a dare mazzate a preti, vescovi e cardinali, spesso persone sante e di buona volontà, e si fa mite e caritatevole all'esterno. Ma tu, Papa Francesco, devi SCUSARTI di essere cristiano, o devi annunciare Dio Padre Onnipotente, Creatore del cielo e della terra?
I parenti di Asia Bibi sono arrivati fino a Roma ed hanno potuto salutare Papa Francesco solo in piazza San Pietro. Era troppo dare un'udienza? Era un'offesa al mondo musulmano?
Insomma, fustigatore internamente, blanditore all'esterno.
Con una personalità da Superstar che viene riconosciuta e lodata da tutto il mondo.

Ma Francesco sta ESPANDENDO la Chiesa nel mondo? Se così fosse, mi starei zitto. Ma non vedo  le messe piene di giovani. Se l'operato di Francesco consiste nel rendere più "digeribile la Chiesa", senza tuttavia smuovere minimamente le coscienze verso Cristo FIGLIO DI DIO, NON DEI FIORI, mi sembra una cosa sterile. Se addirittura viene fatto cedendo APPARENTEMENTE sui fondamenti stessi della Chiesa, la cosa è grave.

Sempre per citare Benedetto XVI, "Se avessi continuato a ricevere soltanto consensi, avrei dovuto chiedermi se stessi veramente annunciando tutto il Vangelo".

Credo che questa frase stia bene a Papa Francesco, che riceve soltanto consensi, ed il massimo della critica è qualche dubbio di noi cattolici retrivi e bigotti.

In conclusione, Francesco è un Papa che mi ricorda che bisogna avere fede in Cristo e sul fatto che comunque è Lui, Nostro Signore, che conduce la sua Chiesa. Con Benedetto XVI io non avevo questo bisogno.

P.S. DOPO aver scritto la prima bozza di questo post è uscito quest'articolo sull' Huffington Post.

Saturday, September 19, 2015

INVITO ALL'ASCOLTO: So ist mein Jesus nun gefangen (Passione secondo Matteo di Bach)




Ehi tu.... sì tu... tu che ti strappi i capelli ai concerti di questo o di quel divetto rock pop, o gruppo che sia, o che ti bevi la storia di Allevi come novello Mozart, mi rivolgo a te: posso chiedere 60 secondi del tuo tempo prezioso, dopo ore ed ore di ascolto di musica leggera? 60 secondi è quello che ti chiedo per ascoltare l'inizio di questo pezzo, che è fatto nei primi 60 secondi di tre note sole. Niente batteria, basso, chitarra elettrica, acustica: violino e due fiati. Guarda lo spartito com'è semplice: due pentagrammi.... Semplicissimo. Eppure spazza via, nella sua semplicità e bellezza, tutti i  Ligabue, Jovanotti, Vasco Rossi, Litfiba, U2, REM, Springsteen e via cantando, i cui post inondano il web.

Poi non ti chiedo (se vuoi, buon per te) di arrivare fino alla fine, perché tutta la musica del '900 e l'80% della musica di sempre si può mettere da parte.
Ma 60 secondi, i primi, ascoltalo.

Due parole sul pezzo: Passione secondo Matteo di Bach. Cristo è stato catturato ed un duetto meraviglioso si dice: "Così Gesù è stato catturato...", mentre il coro in maniera perentoria implora "Lasciatelo! Fermatevi! Non legatelo!".