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Saturday, December 17, 2016

Sei livelli di analisi




Alessandra Moretti del PD si scusa.
Fini di AN, postumo, si scusa.

La reazione d'istinto è "Che schifo"- Livello di analisi zero.

"E' la politica tradizionale che è marcia. Fondiamo un nuovo movimento"- Livello di analisi 1.

Virginia Raggi dei 5S si scusa.

Il Livello 1 non basta. Occorre un livello di analisi superiore.

"E' la politica che fa schifo." Livello di analisi 2.

A me il livello di analisi 2 mi sembra piuttosto cretino. Figuriamoci i livelli 1 e 0.

Io comincio a ragionare al livello di Analisi 3. "Gli Italiani facciamo schifo". Già si inizia a cogliere meglio la causa del problema. Ma è un livello di analisi ingiusto nei confronti di tanti onesti cittadini, e tanti cittadini di grandissimo valore. Per un Marra che compra una casa con i soldi derivanti da una comunissima corruzione, c'è un Don Ciotti che la società cerca di migliorarla seriamente.

C'è un livello di analisi 3.2 che è senza dubbio molto verosimile. "Gli Italiani IN MEDIA facciamo schifo". Abbiamo un livello di corruzione (fenomeno assolutamente umano ed inestirpabile, ma da contrastare) che è fuori controllo, inimmaginabile nei Paesi più "sotto controllo". Questo livello già mi convince di più ed è un livello di analisi grossolano, ma che già inizia a centrare il dramma che viviamo. Già usciamo dalla sfera di influenza della cretineria spinta.

Andiamo al LIVELLO 4. Che è quello su cui IO inizio a concentrare i miei sforzi. Dal livello 4 in poi non si fanno più affermazioni, ma domande. La domanda di livello 4 è semplice: "Io faccio schifo?" domanda 4.2 "Io sono meglio della media degli Italiani?".

Chiunque alla domanda 4.2, risponda alla sua coscienza sempre "SI'", costui/costei contribuisce allo schifo che vediamo in politica e che come reazione ridicola ha avuto la creazione del Movimento 5 Stelle.

Io, da lavoratore, io, da padre di famiglia, vedo le cose che non vanno al lavoro. Vedo le cose che non vanno in famiglia, con mio figlio, la sua educazione, l'educazione dei suoi compagni. Cerco di combattere, e generalmente mi ritrovo delle reazioni molto sicule, del tipo "Avaia, è picciriddu, lassalu campàri,  s'av'a divèrtiri (andiamo, è bambino, lascialo vivere, si deve divertire)". Dopodiché ha 10 anni, mi chiedo quando smetterà di essere "picciriddu", si troverà grande, io non avrò presa su di lui, e tutti gli atti di irresponsabilità che commetterà (spero nessuno) saranno suoi, ma io sentirò su di me la responsabilità. E tutte le volte in cui cedo le armi, in cui dico a me stesso "basta, sono stanco", "ma chi me lo fare, fottiti tu, figlio mio, fottetevi voi, al lavoro", io non posso rispondere "Sì" alla domanda 4.2, e quindi alla domanda di livello 5. "Io, con il mio comportamento, sto migliorando l'Italia, oppure sono ANCHE IO la causa dello schifo che vedo?"

Io osservo i bambini di oggi, la generazione di oggi e chi li cresce, e vedo un livello culturale, etico, di responsabilità che è TERRIFICANTE. E' terrificante il livello culturale dei bambini, ai quali non si insegna nulla, è terrificante il livello culturale e morale di noi genitori, che non sappiamo neanche cosa insegnare e come insegnarlo, è terrificante la connivenza morale dei nonni (che poi sono i giovani del periodo più terrificante della nostra storia, il '68, quello della rivendicazione dei diritti e l'oblio dei doveri) che identificano il bene dei nipoti con la loro libertà, la loro spensieratezza, il loro divertimento.

In altre parole, quando la Moretti è assente in consiglio e se ne va in India a divertirsi col Deepavali o non ho capito bene cosa, io penso che la causa sono io che non ho rimproverato mio figlio tutte le volte in cui avrei dovuto e non ho fatto.