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Saturday, December 17, 2016

Sei livelli di analisi




Alessandra Moretti del PD si scusa.
Fini di AN, postumo, si scusa.

La reazione d'istinto è "Che schifo"- Livello di analisi zero.

"E' la politica tradizionale che è marcia. Fondiamo un nuovo movimento"- Livello di analisi 1.

Virginia Raggi dei 5S si scusa.

Il Livello 1 non basta. Occorre un livello di analisi superiore.

"E' la politica che fa schifo." Livello di analisi 2.

A me il livello di analisi 2 mi sembra piuttosto cretino. Figuriamoci i livelli 1 e 0.

Io comincio a ragionare al livello di Analisi 3. "Gli Italiani facciamo schifo". Già si inizia a cogliere meglio la causa del problema. Ma è un livello di analisi ingiusto nei confronti di tanti onesti cittadini, e tanti cittadini di grandissimo valore. Per un Marra che compra una casa con i soldi derivanti da una comunissima corruzione, c'è un Don Ciotti che la società cerca di migliorarla seriamente.

C'è un livello di analisi 3.2 che è senza dubbio molto verosimile. "Gli Italiani IN MEDIA facciamo schifo". Abbiamo un livello di corruzione (fenomeno assolutamente umano ed inestirpabile, ma da contrastare) che è fuori controllo, inimmaginabile nei Paesi più "sotto controllo". Questo livello già mi convince di più ed è un livello di analisi grossolano, ma che già inizia a centrare il dramma che viviamo. Già usciamo dalla sfera di influenza della cretineria spinta.

Andiamo al LIVELLO 4. Che è quello su cui IO inizio a concentrare i miei sforzi. Dal livello 4 in poi non si fanno più affermazioni, ma domande. La domanda di livello 4 è semplice: "Io faccio schifo?" domanda 4.2 "Io sono meglio della media degli Italiani?".

Chiunque alla domanda 4.2, risponda alla sua coscienza sempre "SI'", costui/costei contribuisce allo schifo che vediamo in politica e che come reazione ridicola ha avuto la creazione del Movimento 5 Stelle.

Io, da lavoratore, io, da padre di famiglia, vedo le cose che non vanno al lavoro. Vedo le cose che non vanno in famiglia, con mio figlio, la sua educazione, l'educazione dei suoi compagni. Cerco di combattere, e generalmente mi ritrovo delle reazioni molto sicule, del tipo "Avaia, è picciriddu, lassalu campàri,  s'av'a divèrtiri (andiamo, è bambino, lascialo vivere, si deve divertire)". Dopodiché ha 10 anni, mi chiedo quando smetterà di essere "picciriddu", si troverà grande, io non avrò presa su di lui, e tutti gli atti di irresponsabilità che commetterà (spero nessuno) saranno suoi, ma io sentirò su di me la responsabilità. E tutte le volte in cui cedo le armi, in cui dico a me stesso "basta, sono stanco", "ma chi me lo fare, fottiti tu, figlio mio, fottetevi voi, al lavoro", io non posso rispondere "Sì" alla domanda 4.2, e quindi alla domanda di livello 5. "Io, con il mio comportamento, sto migliorando l'Italia, oppure sono ANCHE IO la causa dello schifo che vedo?"

Io osservo i bambini di oggi, la generazione di oggi e chi li cresce, e vedo un livello culturale, etico, di responsabilità che è TERRIFICANTE. E' terrificante il livello culturale dei bambini, ai quali non si insegna nulla, è terrificante il livello culturale e morale di noi genitori, che non sappiamo neanche cosa insegnare e come insegnarlo, è terrificante la connivenza morale dei nonni (che poi sono i giovani del periodo più terrificante della nostra storia, il '68, quello della rivendicazione dei diritti e l'oblio dei doveri) che identificano il bene dei nipoti con la loro libertà, la loro spensieratezza, il loro divertimento.

In altre parole, quando la Moretti è assente in consiglio e se ne va in India a divertirsi col Deepavali o non ho capito bene cosa, io penso che la causa sono io che non ho rimproverato mio figlio tutte le volte in cui avrei dovuto e non ho fatto.

Friday, September 2, 2016

M5S mon amour.

I comportamenti dei dirigenti del M5S sono sempre stati al vaglio del mio limitatissimo cervello.

La questione streaming.

Da quando sono al mondo, costoro non hanno fatto altro che dire "è tutto uno schifo, per fortuna ci siamo noi". E l'ondata di novità si è vista su delle ridicolaggini come "lo streaming", in cui, essendo in diretta, mica potevano ragionare con Bersani: dovevano fare la parte dei mazzolatori. E se adesso abbiamo Renzi al governo, quel Renzi che attaccano pure sul terremoto, lo dobbiamo a quel ridicolo streaming in cui hanno mandato a quel paese Bersani, che provava a farli ragionare. Ma il loro target non era ragionare. Era fare come il piccione che passa sulla scacchiera, butta giù tutti i pezzi, vi scacazza su ed impettito se ne va dicendo : "ho vinto io".

Ma che bravi!

Ma rimaneva solo un dubbio: che il loro fosse un "metodo" nuovo. Si trattava solo di vedere se il "metodo" era un metodo di lavoro o solo un metodo per spruzzare un po' di letame sugli avversari politici. Quando è toccato a loro, abbiamo avuto la riprova. I dirigenti si sono rivelati solo leoni da I-Phone, guerrieri dello streaming CON GLI ALTRI, ma, alla prova con le cose veramente difficili (VERAMENTE DIFFICILI!) si sono chiusi nelle segrete stanze del Campidoglio, Raggi contro Taverna, Taverna contro Lombardi, fissando nel mio, ripeto, limitatissimo cervello, l'idea che da tempo andavo elaborando: il M5S è tutto chiacchiere e distintivi.

Tuesday, June 21, 2016

CINQUE STALLO




I risultati elettorali, che segnano una batosta senza precedenti per il PD, rischiano di essere vissuti dagli elettori del PD in modo "Napoletano" o "Interista". Più interista che napoletano, per la verità. Cioè di una squadra che non capisce i motivi della sconfitta, e prende un po' in giro i vincitori. "Vediamo che sapete fare" "Adesso ridiamo". Intendiamoci, sono cose che penso anch'io, che sono stato "elettore esterno" del PD, nell'attesa ormai più che decennale di poter tornare a votare un partito di destra seria.

I motivi della sconfitta si riconducono ad uno solo, essenzialmente: l'Italia va male (io dico per causa degli Italiani, ma è un concetto troppo difficile da far digerire, meglio dare la colpa ai politici), è un problema di disonestà, IL SISTEMA è marcio, occorre cambiare.

Ed "il sistema", cari elettori "convinti" del PD, è interamente il PD. E' il partito che ha in mano tutto il potere in Italia come mai nessun altro ha avuto dai tempi del Buonanima. TUTTO IL POTERE. La corrente principale della magistratura, la stragrande maggioranza delle regioni, il governo, il Partito di maggioranza, la cultura ammiccante, l'Università è un monopolio. Insomma, il PD ha tutto. Ha talmente tanto potere che si possono permettere di farsi l'opposizione interna. In queste condizioni di sistema letteralmente tentacolare e soffocante (quando Berlusconi aveva il potere aveva solo la presidenza del consiglio, ma era bersagliato dagli altri centri di potere, stampa, magistratura), è chiaro che chi sa fare più chiasso è visto come il salvatore. La frittata è servita.

Quando uno si sente soffocato, sul punto di affogare, è evidente che si aggrappa disperatamente al primo appiglio che trova. Non è che si curi che l'appiglio sia roccia, mano solida, pastafrolla o sterco.

Io continuo a sostenere che l'inevitabile, cioè il successo del M5S, sia il trionfo del dilettantismo. Consola poco che vi sia tanto dilettantismo in tanti settori della vita pubblica. Qui il dilettantismo e la buona volontà assurgono sfacciatamente a metodo. Sono abbastanza sicuro che, ora che la verginità verrà rotta, rapidamente si capirà il bluff pentastellato. Perché l'Italia ha un cancro ed un cancro non si cura con i cartomanti. Ma, attenzione, PDini fedeli, ammesso che si capisca presto il bluff M5S, cioè che non arrivino al governo del Paese, dietro non è detto che ritorni la Sinistra. E' più probabile un centro destra di stampo Salviniano Meloniano LaRussiano. Che magari va al governo con promesse di liberare l'Italia dalla morsa europea, poi arrivano le donne, quelle serie, non le bellezze romane o torinesi, arrivano Angela e Christine, alzano li sopracciglio destro e ricordano al malcapitato Tsipras di Lambrate, Usmate (o chissà quale "ate" ha dato i natali a Salvini): "Amici, avete 70 Miliardi di interesse del vostro debito pubblico. Conciliate?" E si ripeterà con l'Italia la patetica sodomizzazione greca. Questo, dovesse fallire il bulletto di Firenze. Altro che 5stelle. Le stelle le vedremo noi. E saranno molte più di 5.


Sunday, May 1, 2016

Buon primo maggio, festa di cosa?




Quann'era nicu iu....... quando ero piccolo io, non ricordo grandi manifestazioni per il primo maggio. Forse non avevo la sensibilità necessaria. Oggi il concertone di piazza San Giovanni è un evento di mostruosità assortite con gente di sinistra che fa baccano qua e là rivendicando con la forza di centinaia di decibel, in modo smodato e patetico, ciò che palesemente non c'è più: il lavoro. Per molti aspetti questi eventi chiassosi hanno la stessa struttura dei gay pride di un tempo. Persone che dovevano nascondere la loro realtà (gay allora, disoccupati oggi), che si sfogavano in un mega party orgiastico per le strade di San Francisco, Parigi, Milano, Roma. Ma con una grossa differenza. Mentre i gay pride si sono affievoliti perché la battaglia per il riconoscimento dei diritti omosessuali è praticamente arrivata in porto, col lavoro si assiste al fenomeno opposto. Il lavoro ha perso pressoché totalmente (salvo per alcuni impiegati comunali, provinciali, regionali e statali) il suo status di "diritto dell'uomo" acquisendo sempre più il titolo nobiliare di "privilegio" per pochi.

E non è che tutto ciò sia avvenuto in ere geologiche. E' bastata una generazione.

I miei genitori, diplomati ISEF, quando hanno deciso dove andare a vivere lo hanno fatto in base alla CONVENIENZA, in base a dove lavorava mio nonno, ufficiale di Marina. Ti diplomi, entri di ruolo immediatamente, SCEGLI il posto che più ti aggrada. Vai a stare dove più ti conviene. Fine anni '60.
Quando mi sono laureato io (metà anni '90), la "brillantissima" laurea in Fisica poteva servirmi a fare la carriera universitaria, e quindi ATTENDERE quei 7-8 anni per poter trovare un posto stabile all'interno dell'università. Ma io, che di natura sono pigro, ottenuto il Dottorato in fisica, preferii il posto all'ST, realtà catanese in grande espansione, sotto l'impulso di un CEO siciliano, Pasquale Pistorio, e di una situazione economica che, dopo le avvisaglie del '92 (ricordate i governi Ciampi ed Amato, quello del prelievo del 6 per mille dei conti correnti, di notte? Quello disegnato come un topolino sanguisuga da Forattini?) era riuscita a fingere una ripresa. Allora feci la scelta di starmene tranquillamente a Catania, mandato ogni tanto ad Agrate. Non sapevo che, con la mia scelta, io stavo intercettando l'ultimo treno utile per avere una vita lavorativa RELATIVAMENTE poco travagliata. Poi venne la Numonyx, poi il caso Micron, la perdita del posto di lavoro, in realtà poi riacquistato per il rotto della cuffia grazie alle trattative dei sindacati.
Fine anni '60 due giovani 25enni diplomati scelgono di andare a vivere e lavorare dove più conviene. Fine anni '90 un ragazzo di 28 anni con il dottorato in Fisica sceglie (inconsapevolmente) l'ultimo treno utile per un lavoro dignitoso, ma non più così sicuro.
Nel 2005 mio cognato si laurea a Catania in lettere moderne indirizzo artistico. Fa domanda di insegnamento nelle Province siciliane (sconsigliato dal sottoscritto, che ha il viziaccio di dare consigli non richiesti) ed a Torino. Non ha MAI insegnato in Sicilia. Si trasferì con la fidanzata di allora (sua moglie ora) a Torino, per necessità, e lì ha fatto tutta la sua carriera da precario, fino ad ottenere il ruolo l'anno scorso. Ormai vivono stabilmente a Torino.
Fine anni '60 due giovani 25enni diplomati scelgono di andare a vivere e lavorare dove più conviene. Fine anni '90 un ragazzo di 28 anni con il dottorato in Fisica sceglie (inconsapevolmente) l'ultimo treno utile per un lavoro dignitoso, ma non più così sicuro. Anni 2000 un laureato in lettere NON HA NULLA DA SCEGLIERE, deve andare fuori per trovare il posto. In sette anni di età di differenza un altro salto all'indietro.

Scegliere dove vuoi stare fine anni '60. Scegliere quello che c'è di buono nel tuo territorio, fine anni '90. Cercare il lavoro, metà anni 2000.
Oggi, un giovane laureato brillantemente in Fisica ha la libertà di cercarsi il lavoro altrove. Qui, nisba.
Il chiasso quindi di sindacati e partecipanti al frastuono del primo maggio, quindi, è il grido di dolore non, come si vuol far credere, di una grande festa del lavoro e del lavoratore. Perché non c'è nulla da festeggiare.

Thursday, March 3, 2016

Sempre sulle adozioni.





Ľacceso dibattito sulľadozione dei bambini da parte degli omosessuali non coincide affatto, come molti vogliono far credere, ad un dibattito tra cattolici ed atei. Questo è evidente, ed è provato dal fatto che alcune persone atee (amici e parenti) su facebook condividono ľopposizione alľadozione.
Probabilmente sarebbe più corretto invocare altre categorie, che non "Dio-non Dio".
Non è Dio contro non-Dio.
Azzardo un'ipotesi, che elaboro da tempo. Natura contro tecnica. Da sempre ľuomo ha cecato di piegare la natura alle sue esigenze. Lo ha fatto con ľagricoltura, lo ha fatto con ľallevamento, lo ha fatto con tantissime attività.
Ma proprio negli ultimi decenni il progresso tecnico ha consentito alľuomo di spingersi fino alla conoscenza della vita, alla formazione di se stesso. La replica o duplicazione del DNA è ormai conoscenza acquisita dalla tecnica, che può fare tutto. Può clonare, può far nascere un bambino in pancia ad un maschio, può far nascere figli da padri ignoti, madri biologiche ignote, diverse dalle madri incubatrici. Le potenzialità della tecnica sono pressoché sconfinate. Solo che, mentre con tutto il resto del mondo, ľuomo ha manovrato a suo piacimento, senza che nessuno si scandalizzasse particolarmente (ultimamente c'è la moda vegan che cerca di portare avanti la battaglia sui diritti degli animali, ma è roba di poco impatto), ultimamente ľuomo, PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA, piega alle sue esigenze SE STESSO.
Probabilmente è questo che fa storcere il naso a molti Italiani, e Dio non è essenziale, ai fini del discorso. Il dibattito è quindi tra chi dice "la tecnica c'è, nessuno fa male a nessuno, perché non estendere al massimo queste opportunità?" e chi invece si preoccupa delle conseguenze di questa scelta.
Ovviamente, le conseguenze non sono nelľimmediato, ma la preoccupazione più grande è se la tecnica viene usata per plasmare non più tutto il resto alľuomo, ma ľuomo a se stesso. E le obiezioni che io vedo sono essenzialmente di due tipi, al di là del PROGRAMMARE IN PARTENZA UN DISTACCO DALLA MADRE, che per me è aberrante, e spiego perché.
1. Tutta la storia delľuomo, senza nessuna eccezione, ha dimostrato che, laddove ľuomo comincia a conoscere la tecnica, inizia a percorrere le strade del PERFEZIONAMENTO DELLA TECNICA. Ed il perfezionamento della tecnica passa sempre attraverso gli stessi passi. Problema, studio, soluzione, ottimizzazione, STANDARDIZZAZIONE. Ed, infine, produzione di massa, e miglioramento incrementale della tecnica. Ľuomo combatteva contro ľaltro uomo, ha inventato le armi, ha perfezionato le armi, e dai pugnali in bronzo si è arrivati ai missili teleguidati dai droni. E non è finita qui. Gli animali possono fornire carne per il nutrimento. Non li caccio più. Li prendo, li allevo, faccio allevamenti intensivi, aumento la produttività ed abbasso i costi (e la qualità) di quello che mangio. Posso anche gonfiare gli animali, per produrre più carne. Se infine si riuscirà, non credo che ci siano limiti, si arriverà anche a COLTIVARE LA CARNE. Di fronte ad un processo del genere, se applicato alľuomo, cioè mettendo come OGGETTO DELLA TECNICA i neonati, non è improbabile che venga da pensare a delle conseguenze già note in partenza. INDUSTRIE di neonati che vendono i loro prodotti con uno smercio sempre più efficiente, con ampliamento della possibilità di scelta e selezione del prodotto. Lo voglio nero con gli occhi azzurri, biondo con gli occhi neri, maschio, femmina....ci potranno essere i bambini in pronta consegna, ed ovviamente la quantità di prodotto dipenderà dai gusti di chi lo richiede. Insomma, addentrarsi in questi discorsi, parte dalľutero in affitto e finisce NON SI SA NEANCHE DOVE. Se un neonato diventa oggetto di desiderio, e quindi di mercato, si spalanca la voragine del tutto lecito. È molto probabile che i sostenitori del "NO" non siano accomunati dal credere o no in Dio, ma dal dire "NON FACCIAMO NEANCHE PARTIRE QUESTA CATENA PRODUTTIVA, PERCHÉ SI ARRIVA A COSE ABOMINEVOLI". Eugenetica, selezione della razza, sviluppo di una razza rispetto ad un'altra. Roba che Mengele era un dilettante al confronto.
2. Questo dovrebbero dirmelo di più gli atei. Quello a cui stiamo assistendo, per un credente, è semplicemente il fatto che ľuomo sta facendo scorpacciate delľalbero della conoscenza, quello che nella Genesi Dio aveva proibito. Poi arrivò il serpente a dire "ma non vi preoccupate, sarete come Dio" e giù a mangiare. Caduta delľuomo. Detta così ad un ateo dice "ma che mi racconti ste fesserie?". Ma se uno poi ricorre alla mitologia greca, di Dedalo ed Icaro, di quello che gli dice "non volare troppo in alto che il sole ti potrebbe fare brutti scherzi". Icaro vola, ci prende gusto, pensa di poter fare quello che vuole, si avvicina al sole, il sole scioglie le ali, lui cade e muore. Detto così è molto meglio dello STESSISSIMO RACCONTO della Genesi. Ma è mitologia greca, è più figa. Non sarà che gli atei che sono contrari pensano sotto sotto una cosa del genere: "La mela, Icaro, sono raccontini. Ma se fossero veri, non sarebbe il disastro, e questa volta con ľuomo stesso, non con gli animali o gli OGM."? Non è che la cosa ci sfugge di mano?
E, ancora una volta, Dio non è essenziale per arrivare a queste conclusioni. Per chi ci crede, sta pure tutto scritto. Ma ci si arriva tranquillamente anche senza scomodare il Padreterno.

Sunday, February 7, 2016

Tu chiamale se vuoi... emozioni.

Massimo Ranieri termina il suo ciclo di spettacoli (che non ho visto, se non per gli ultimi 20 minuti) con "Anema e core". Una canzone che al 99% delle persone non dice nulla. Per me è la canzone che cantava il nonno Franco.
Per questo, solo per questo, per il ricordo della sua voce, di come cantava (durante le partite a tressette, sottovoce, perché la voce principale nella casa era sempre della nonna) mi suscita più emozioni questa canzoncina che qualsiasi capolavoro musicale, di qualsiasi epoca.

Wednesday, January 13, 2016

CONTO ALLA ROVESCIA

I Cinquestelle
Su Quarto
Mandano tre
a dire due parole
per conto di uno.

Saturday, January 2, 2016

2016 - AL BANDO LE RELIGIONI




Il 2015 è stato l'anno degli attentati di Parigi. Tutti di matrice islamica, tutti di matrice -apparentemente- religiosa.

Ogni attentato è stato un'occasione per dare fiato alle trombe di un certo ateismo abbastanza "genuino", che individua nella religione tout-court la causa di tutti i mali del mondo, di tutte le guerre, delle peggiori atrocità.
Il vessillo di questo ateismo, addirittura cantato davanti a Papa Francesco, è la famosissima "Imagine" di John Lennon.

"Imagine there’s no countries 

It isn’t hard to do    

Nothing to kill or die for      

And no religion too"

Ma che bellezza! Se non ci fosse la religione, per cui si uccide o si muore, si starebbe in un mondo di latte e miele.

L'Eternit, il colonialismo, Hitler, Stalin, Pol Pot, i vari dittatorelli comunisti, questi non hanno mai ucciso. Ha ucciso solo la Chiesa in nome di Cristo e l'Islam in nome di Maometto. Il comunismo, nulla. Il capitalismo non ha morti sulla coscienza. Solo Cristiani e Musulmani. Chissà perché gli Ebrei sono esclusi da tutto questo furore ideologico. E vabbè.

Ma durante queste vacanze mi è stato proposto un articolo che va oltre queste considerazioni, chiamiamole "atee di base":


In sostanza, il terrorismo non solo ha a che fare con la religione, ma la religione porta ovviamente all'intolleranza. E se nell'Occidente siamo più "evoluti", lo dobbiamo all'annacquamento della religione, che di fatto non  è più religione. Grazie all'illuminismo, a Voltaire e tutti quelli che, a parole,  muoiono per la mia libertà di espressione.
In altre parole, io identifico la religione con l'intolleranza; a quel punto, se si è tolleranti o dialoganti non è più religione. Un po' ingenuotto come trucchetto retorico...

La cosa bella è che in questo dibattito gli atei dovrebbero essere quelli "aperti" di mente, contro gli "ottusi" credenti. Io sono sbalordito dalle certezze assolute che sento. "Senza le religioni si vivrebbe in un mondo di pace". Poi ci sono coloro che sparano a zero contro la Chiesa Cattolica. "Causa dei peggiori crimini dell'umanità", dalla persecuzione degli Ebrei agli stermini degli indios sudamericani, financo al nazismo ("nato in un Paese Cristiano").

A tutte queste certezze che periodicamente mi tocca leggere o sentire, rinfocolate dagli attentati di matrice islamica, voglio contrapporre una serie di incertezze come dubbi sistematici, concetti che sembrano sfuggire a certi dispensatori di verità:

1)La religione è per definizione intollerante. Se i paesi cristiani sono tolleranti lo sono perché hanno annacquato la religione, che ha preso dall'illuminismo, che ha fatto perdere il carattere identitario del cristianesimo. Ma il carattere identitario del cristianesimo è l'intolleranza o Cristo figlio di Dio? Chi l'ha detto che il cristianesimo non sia proprio una religione che si evolve con il mondo, DA SEMPRE, adattando le evoluzioni del mondo all'unica cosa immutabile, che è Cristo Figlio di Dio, nel solco della Tradizione della Chiesa? E che sempre sia stata così? A tal proposito, suggerisco la lettura di "Fede, Verità, Tolleranza" di Joseph Ratzinger, uno che la religione la conosce più a fondo di certi pensatori. Per intenderci, questo Alexander Grau mi fa lo stesso effetto che mi fa Allevi quando parla di Beethoven "senza ritmo".

2)"Se non ci fosse stata la Chiesa..." Se non ci fosse stata la Chiesa non ci sarebbe stato Bach, Caravaggio, Borromini, San Francesco. La filosofia, l'arte, la storia sarebbe stata totalmente diversa. Come facciamo a dire che sarebbe stata meglio, o peggio? Ci sarebbe LA PACE!!!! Ma senza Cristo e la Chiesa non ci sarebbe neanche il concetto di fratellanza, di uomini figli di Dio. Non ci sarebbe nulla di tutto ciò. Forse non ci sarebbero le guerre di religione, ma magari gli uomini si suiciderebbero pacificamente a 50 anni perché non trovano un senso alla vita e non hanno nessuno da prendere in giro perché è così cretino da credere in un Dio fattosi uomo. Forse stiamo parlando del sesso degli angeli?

3)L'Illuminismo è stato il movimento che ha salvato il mondo dall'ottusità e dai dogmi della Chiesa. Voltaire è l'emblema della libertà contro l'oppressione clericale. Controdomanda. Come mai Voltaire e l'Illuminismo sono sorti in un Paese cristiano? La Rivoluzione Francese, che è l'emblema degli atei razionalisti, poteva mai aver luogo in Cina, o in India, dove fino a poco tempo fa c'erano le caste? Magari se non ci fosse stato Cristo e la Chiesa, Voltaire sarebbe stato un teorico della divisione in caste. Magari sarebbe ricordato come l'uomo che ha strutturato meglio il codice di Hammurabi. COSA NE SAPPIAMO? Sappiamo solo che tutti i movimenti di libertà sono nati laddove l'ideale cristiano di uguaglianza permeava le società. In tal senso, la Chiesa non avrebbe agito da ostacolo, ma da volano, e l'Illuminismo, visto da molti come movimento di liberazione, non è stato altro che un tentato parricidio.

4)Se non ci fosse la religione... se mia nonna avesse le ruote sarebbe una carriola. L'evoluzione del mondo è una funzione di tantissime variabili. La religione è una di queste. Il cristianesimo è una variabile fondamentale di questa funzione complessissima che è la società occidentale.  Questo noi siamo perché c'è stato Cristo, la Chiesa, l'Islam, le Crociate, Lepanto, Hitler, Stalin, Hiroshima, le Twin Towers, Charlie Hebdo ed il Bataclan. Dire come sarebbe la funzione senza questa sua variabile fondamentale, è, dal mio punto di vista, un qualcosa di stupido e privo di senso.