Guitars

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Friday, September 2, 2016

M5S mon amour.

I comportamenti dei dirigenti del M5S sono sempre stati al vaglio del mio limitatissimo cervello.

La questione streaming.

Da quando sono al mondo, costoro non hanno fatto altro che dire "è tutto uno schifo, per fortuna ci siamo noi". E l'ondata di novità si è vista su delle ridicolaggini come "lo streaming", in cui, essendo in diretta, mica potevano ragionare con Bersani: dovevano fare la parte dei mazzolatori. E se adesso abbiamo Renzi al governo, quel Renzi che attaccano pure sul terremoto, lo dobbiamo a quel ridicolo streaming in cui hanno mandato a quel paese Bersani, che provava a farli ragionare. Ma il loro target non era ragionare. Era fare come il piccione che passa sulla scacchiera, butta giù tutti i pezzi, vi scacazza su ed impettito se ne va dicendo : "ho vinto io".

Ma che bravi!

Ma rimaneva solo un dubbio: che il loro fosse un "metodo" nuovo. Si trattava solo di vedere se il "metodo" era un metodo di lavoro o solo un metodo per spruzzare un po' di letame sugli avversari politici. Quando è toccato a loro, abbiamo avuto la riprova. I dirigenti si sono rivelati solo leoni da I-Phone, guerrieri dello streaming CON GLI ALTRI, ma, alla prova con le cose veramente difficili (VERAMENTE DIFFICILI!) si sono chiusi nelle segrete stanze del Campidoglio, Raggi contro Taverna, Taverna contro Lombardi, fissando nel mio, ripeto, limitatissimo cervello, l'idea che da tempo andavo elaborando: il M5S è tutto chiacchiere e distintivi.