Guitars

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Tuesday, July 17, 2018

Noi Siciliani siamo perfetti.

Occorre rileggersi la descrizione che Don Fabrizio, Principe di Salina, fa del Siciliano. nel romanzo "Il Gattopardo". Soprattutto una frase che, quando la lessi, 30 o 35 anni fa, non ricordo onestamente, mi folgorò: "I Siciliani non vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essere perfetti; la loro vanità è più forte della loro miseria."
Nessuno, se non un Siciliano intellettualmente onesto, può capire a fondo il significato e le implicazioni di questa frase. E' una frase scritta negli anni '50 circa del secolo scorso, che si riferiva agli anni '60 del secolo precedente. Era vera nel 1860, era vera nel 1950, è verissima nel 2020. Credo che resterà vera anche decenni dopo la mia morte. Sul significato, credo che ci possano arrivare tutti. Sulle implicazioni, no. Ebbene, è da una trentina d'anni che vivo immerso nelle implicazioni di questa frase. Arrivato alla soglia dei 50 anni, subentra anche un cinismo che prende il sopravvento sul desiderio di cambiamento che si può avere a diciotto o venti anni. Una persona a cui tantissimi siamo grati, Pasquale Pistorio, è stato (consapevolmente o inconsapevolmente, poco importa) un vettore di questo concetto, attraverso degli slogan giornalistici come "cervelli a basso costo" o "etnavalley". La prima espressione era un modo per dire che la formazione universitaria di Catania, e di buona parte delle Università del Sud Italia, era utilissima per il lavoro in un'azienda come ST. Inoltre, (ovviamente questo Pistorio non lo diceva), essendo ST un'isola felice in un deserto, qualsiasi neolaureato che trovava lavoro in ST era felice per essere in una multinazionale operante nel territorio, e certamente non era la "consistenza" dello stipendio il primo pensiero del giovane neolaureato, bensì la felicità di avere trovato un posto dignitosissimo, in una realtà difficilissima. Quindi, prezzo basso. Cervello a basso costo. La seconda espressione "Etnavalley", non so se venne coniata da Pistorio, comunque è la più grossa presa per il culo che ho subito nella mia vita. Nelle intenzioni di chi coniò il termine, c'era la voglia di fare di Catania un polo di attrazione per l'industria hi-tech, sul modello della Silicon Valley californiana. Ma questo si può sviluppare solo se c'è un sistema concorrenziale di molte aziende che operano nel settore. Non se un'azienda è l'unica del settore. Rimane sempre un'isola felice, ma non crea una "valley"... neanche il solco lasciato da una pisciatina di cane, altro che valley. Ma in questo ST non ha la minima responsabilità. La responsabilità della presa per il culo è dei mezzi di informazione che per anni hanno martellato con questa idiozia, e di noi che ci siamo crogiolati in questa presa per i fondelli. Per affemare che Catania potesse essere un'isola felice, che a Catania si facevano cose di altissimo livello, di livello mondiale. In piccoli settori può anche essere vero, me lo auguro. Ma, amici Catanesi, diciamocelo chiaramente: siamo minimamente una realtà che possa assomigliare alla Silicon Valley? Non ci sono le condizioni. Non le condizioni politiche, non le condizioni sociali, e non le condizioni ENDEMICHE. Cioè, ci fossero per miracolo le prime due condizioni (un governo che si impegnasse seriamente per il sud, amministrazioni libere da delinquenza e corruzione) mancheremmo NOI. I Siciliani, che siamo perfetti, nessuno ci può insegnare a migliorare. In realtà, la spinta a migliorare può nascere da due direzioni. La parte migliore che stimola la parte peggiore a migliorare. Oppure la parte peggiore che RICONOSCE i punti di debolezza, vede dove e come si migliora, e si adopera per migliorare. Inutile dire che il miglioramento non è un "risucchio" che il migliore fa sul peggiore. Il miglioramento deve essere una spinta del peggiore a migliorare. Ma noi per 5 anni abbiamo avuto come degno rappresentante quel Crocetta che si vantava di cose che non stanno ne' in cielo ne' in terra. E poco conta che ogni comparsata da Giletti fosse una vergognosa presa per i fondelli di quelle da perdere la faccia. Quello continuava a fare il miles gloriosus. Come tutti noi, tanti milites gloriosi che diciamo che le cose si fanno bene qui, e se non si fanno bene è perché qualcuno ci ostacola. Il Nord più ricco, la storia dei telai che il nord avrebbe rubato al Sud. Il tesoro del ricchissimo regno borbonico travasato al nord. Ma quando mai si è sentito che un'entità florida, prosperosa e RICCA si facesse fottere tutto da un'entità di squattrinati, come il regno di Savoia? Non viene qualche dubbio sul fatto che Pino Aprile dica un po' di fesserie, giusto per dirne una?
Ecco l'aver vissuto nella costante presa per il culo dell'etnavalley, svanita in due secondi di dialogo col mio vecchio capo americano di Micron che mi disse "you guys are a good seed in the rock", che la dice lunga sull'entità dell'idiozia di "etnavalley".
Ma insomma, se siamo perfetti, perché abbiamo cifre sul PIL dichiarato da far rabbrividire? Perché non riusciamo a tirar su un'azienda che si affermi come la migliore del mondo in ciò che fa?
Perché lo ha detto Tomasi di Lampedusa. Perché la nostra vanità è più forte della nostra miseria.
E quindi, per coprire la nostra miseria con la vanità, ci "beviamo" delle coglionate che, viste da qualsiasi ottica che non sia la nostra, uno dice "vabbè, poveracci, tenetevi la vostra perfezione, che noi andiamo per i fatti nostri". Che può essere la reazione di un padano quadratico medio.
Ed evidentemente noi Siciliani vogliamo continuare così. A ritenerci perfetti, a pensare che siano gli altri che non vogliano la nostra crescita, ed a giustificare situazioni oggettive e devastanti con scuse iperboliche ed inverosimili.

Perché questo scritto proprio oggi?
Perché quando sento che Cristiano Ronaldo avrebbe scelto la Juve come ripiego rispetto al Napoli, De Laurentiis che edulcora la realtà oggettiva (=NON TENGO DENARI) ed i Napoletani (Alvino: ridere o piangere?) che prendono in giro la Juve perché si è presa Cristiano Ronaldo, loro scarto, beh, penso che Tomasi di Lampedusa facesse un discorso FORSE centrato in Sicilia, ma che certamente si estende a diverse centinaia di chilometri a nord. 

"NONDUM MATURA EST. NOLO ACERBAM SUMERE"