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Friday, June 29, 2018

Il crollo del PD ed il futuro della sinistra.

SOTTOTITOLO: CHISSENEFREGA !!!!

Il dibattito politico che vedo su facebook (di un livello un po' più alto di ciò che vedo in Parlamento e nel governo) è surreale.
Tifosi M5S che godono della disfatta del PD di Renzi, visto come il demonio che ha distrutto la sinistra.
Gente di sinistra (tra cui tutta l'intellighenzia di Repubblica e del Corriere) che si interroga su come deve rinascere il PD.
Dico la mia. Chissenefrega del PD, della sinistra, e dei problemi SURREALI che ponete.

La situazione attuale in Italia è la seguente: un governo di idioti buoni solo a propagandare fesserie. Un ignorante che si vanta di aver abolito i vitalizi, con una norma retroattiva che verrà quasi certamente cassata dalla Corte Costituzionale. Milioni di utenti facebook che forwardano trionfalmente questo specchietto per le allodole. Un Ministro dell'Interno onnipresente, onnisciente, onniagente, che appena va in Libia viene preso a pesci in faccia. E questo per i gonzi che godono delle azioni assolutamente nulle del nostro governo.
Poi veniamo a chi si preoccupa della sinistra. Di Renzi. Fatemi dire una cosa. Il problema principale dell'Italia non è "Renzi, o non Renzi", o chi è alla guida della sinistra. Il problema principale dell'Italia si chiama lavoro. Il lavoro può essere prodotto se l'Italia è competitiva. Si può essere competitivi in più modi.

1) Con la qualità dei propri prodotti.
2) Col costo del lavoro basso.
3) Con  la certezza del diritto.
4) Con la chiarezza del business.
5) Con la flessibilità del lavoro.


L'insieme di questi 5 punti rende un Paese competitivo per investimenti stranieri. In realtà, per creare lavoro, non è affatto necessario ne' il basso costo del lavoro, ne' la certezza del diritto, ne' la chiarezza del business, ne' la flessibilità del lavoro. A PATTO DI ESSERE I MIGLIORI AL MONDO. Esempio, la Ferrari, Gucci, Armani, L'alta moda. Lì, il gusto italiano la fa da padrone, l'extra-lusso prodotto in Italia non soffre di questi problemi. Il Made in Italy trionfa. Ma... basta per tirare avanti l'economia di una nazione? Ovviamente no. Le eccellenze di prodotti di qualità assoluta sono una piccola nicchia. In generale, è molto più probabile che il lavoro venga creato attraendo investimenti esteri. E qui, i punti 2-3-4-5 sono fondamentali. Cioè, se un'azienda deve incrementare la sua produzione, e per qualche motivo vuole produrre dalle nostre parti, facciamoci una semplice domanda: PERCHE' QUEST'AZIENDA DOVREBBE METTERE I PROPRI SOLDI PROPRIO IN ITALIA?

Ha l'Italia il costo del lavoro basso? No, fa schifo il nostro costo del lavoro, è altissimo. Se un lavoratore guadagna 100, l'azienda deve spendere, tra tasse e contributi, oltre 250, in Italia.
Ha la certezza del diritto? MANCOPEGGNIENTE... se un'azienda si trova in causa con un suo dipendente, o con un cliente, o con un fornitore, in Italia, sa che può aspettare ANNI O DECENNI, per sapere cosa succede. Se invece vuole (come DEVE) completare un balance sheet annuale per "chiudere" il bilancio e pubblicare i propri dati sul mercato, l'incertezza sul fatto che deve pagare 100 milioni di dollari in Italia, o riceverli, TOGLIE CHIAREZZA. ed un'azienda che opera in un mercato internazionale viene scoraggiata.
Chiarezza del business. In Italia c'è chiarezza del business? Direi pochissima. Quando la corruzione è pervasiva, la chiarezza del business si perde. Quando IKEA aveva già deciso di aprire a Catania, la politica locale voleva mettere il becco sulle assunzioni. Gli Svedesi hanno mandato a vaffa l'allora sindaco di Catania. Poteva saltare tutto. Per fortuna IKEA ha aperto ed opera a Catania.
Flessibilità del lavoro. Se un'azienda vuole produrre in Italia, ed assume delle persone, sono contratti matrimoniali o normali contratti di lavoro?

I sindacati Italiani si possono battere come vogliono su questioni di principio. La verità è che se Harley Davidson ha deciso di delocalizzare, il primo Paese al mondo a cui penserebbe non è certamente l'Italia. Che può pure essere la migliore sul punto 1, della qualità della propria manifattura, ma è repellente nei punti 2-3-4-5.

In definitiva, scusate il paragone maschilista, se Singapore è attraente come Monica Bellucci, l'Italia è attraente come uno scorpione. Fino a quando i punti 2-3-4-5 non sono aggrediti ed affrontati con la massima forza, l'Italia soffrirà SEMPRE di un deficit di produttività a causa di una carenza mortale di offerta di lavoro. Da cui deriva oltre l'80% dei nostri problemi.

DOMANDA: AVETE MAI VISTO UN GOVERNO AGGREDIRE I PUNTI 2-3-4-5 negli ultimi 30 anni?

Io sì. DI striscio, il governo Renzi che ha tolto l'articolo 18. Cosa giusta, ma poca, pochissima roba.

Su tutto il resto, zero totale. Niente di niente.

Ed ora il governo del cambiamento mi viene a parlare di immigranti, di accesso ad internet, di scongiurare questo o quello sciopero. Ed i gonzi abboccano. Per carità... giusto trattare gli argomenti. Ma se fossi un manager d'azienda, io mi concentrerei sui disastri della produzione e sulla mancanza degli sviluppi, non sulla presenza di una zanzara in un bagno dei dipendenti.
E gli immigrati di Salvini, i Giga di Di Maio questo sono: zanzare nel bagno dei dipendenti.

Ma bisogna ricostruire la sinistra... lo dicono "repubblica" ed "il corriere"

E gli altri? Quelli nuovi? "EallorailPD?"