Guitars

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Monday, April 16, 2018

As time goes by.

Andrebbe accettato lo scorrere del tempo.
Quando avevo 15 anni, d'estate con mio cugino Ignazio, ogni pomeriggio prendevamo una baguette intera (una sessantina di centimetri), facevamo una croce col coltello, un taglio verticale a metà ed un taglio orizzontale, e mettevamo maionese, carciofini, olive, prosciutto, salame, tutto ciò che il frigorifero della nonna Carmelina conteneva di commestibile.
Mangiassi ora quello che mangiavamo allora, la sera avrei acidità fortissima. Lo facessi per 5 giorni di seguito (allora era un mese di seguito, a Verdura), verrei ricoverato in ospedale. In altre parole, non ho la capacità di reggere il ritmo di un tempo. Ho trent'anni di più, nonostante mangi la metà peso una volta e mezza, quasi. Ma allora non avevo un figlio. Quindi, non tutto va verso il peggio. Si tratta di accettare con filosofia che il tempo che trascorre cambia la nostra persona, il nostro corpo, la nostra mente.

Marina, se puoi dillo a papà Silvio.

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